Manca una parola nella traduzione ufficiale di questo brano evangelico. โIn quel tempo Gesรน, rispondendo, disseโ. Rispondendo a chi? A una domanda che gli รจ stata posta allโinizio del capitolo dai discepoli di Giovanni: โSei tu che devi venire o dobbiamo aspettarne un altro?โ. ร come se gli dicessero: โPerchรฉ non ti riveli a noi?โ. Gesรน non risponde direttamente alla domanda, con un sรฌ o un no, ma ora, in conclusione, rovescia lโinterrogativo e dice: โVenite a meโ.
Capovolgendo ogni logica mondana, quelli che sono maggiormente avvantaggiati in questa auto-rivelazione di Gesรน non sono i sapienti e gli intelligenti (potremmo dire anche i โfurbiโ: almeno una volta, nella Bibbia greca, il vocabolo ha questo significato) ma i piccoli e i poveri. Come mai? Una vera spiegazione non cโรจ, perchรฉ questo รจ semplicemente il โbeneplacitoโ di un Padre che ama tutti ma non si rivela a tutti allo stesso modo. Si rivela agli uni e si nasconde ad altri. Forse si puรฒ dire, in termini sapienziali, che โresiste ai superbi ma fa grazia agli umiliโ (Pr 3,34). Cosรฌ facendo, ristabilisce una certa giustizia, rispetto ai canoni e ai valori di questo mondo.
Forse si puรฒ anche dire che i piccoli sono piรน capaci di un attaccamento fedele, senza calcoli, senza infingimenti. Non รจ raro, infatti, che le persone piรน attaccate agli altri siano anche quelle meno appariscenti o piรน trascurate.
Forse sono proprio gli oppressi e gravati da occupazioni non gratificanti, anzi da lavori umilianti, quelli che hanno piรน bisogno di una โanร pausisโ, termine greco equivalente a shabbat: riposo, requie, sollievo.
Ma soprattutto si deve dire che i piccoli e i poveri sono i piรน congeniali a Gesรน, โmite ed umile di cuoreโ: sanno piรน facilmente immedesimarsi con lui. Piรน facilmente si โaccontentanoโ di lui, se cosรฌ si puรฒ dire, cioรจ non si scandalizzano della sua umanissima piccolezza . Ai discepoli di Giovanni Gesรน aveva anticipato poco prima proprio questa beatitudine: โBeato chi non si scandalizza di meโ. Coloro che non hanno in Gesรน occasione dโinciampo, di contraddizione, che non percepiscono da lui nessuna accusa, nessuna condanna, trovano โpaceโ alle loro anime.
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โCerca la chiave del tuo cuore, e mille troveranno la salvezza presso di teโ. Cosรฌ insegna san Serafino di Sarov. Gesรน possiede questa chiave, che poi รจ lโamore del Padre, il suo compiacimento non ostante tutte le opposizioni e le incomprensioni patite. E anche noi troviamo la pace, se la chiave del nostro cuore รจ Gesรน.
fratel Alberto
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