Il testo che propone oggi la liturgia รจ il prosieguo di quello di ieri.
Ieri dicevamo che per accorgersi dei โ prodigi โ che Dio compie nelle nostre vite bisogna โ affinare lo sguardo โ.
Oggi capiamo perchรฉ รจ cosiโ complessa questa operazione.
Eโ difficile perchรฉ siamo โ presuntuosi โ, pieni di arroganza, cosiโ boriosi da pensare di essere autosufficienti e di non aver โ tempo da perdere โ, nelle nostre giornate, per metterci allโascolto della Parola.
Noi dobbiamo lavorare, dobbiamo guadagnare: per la Parola cโรจ tempo, al massimo, un poโ la Domenica, sempre che non ci sia di meglio da fare frequentando qualche centro commerciale o andando a fare una gita!!!
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E allora un altro insegnamento.
Solo se ci si fa piccoli, umili, non arroganti, si comprende la nostra dimensione di creature fragili e lโenorme necessitร che abbiamo di mantenere un rapporto con il nostro Creatore.
Solo chi ha questo atteggiamento del cuore e del pensiero puรฒ veramente mettersi allโascolto della Parola e fare le proprie scelte a partire da cioโ che essa dice; solo chi รจ umile e fa fermentare la Parola in lui arriva, attraverso Cristo, a conoscere il Padre, la sua grande bontร e misericordia.
Questa conoscenza intima del Figlio e del Padre lo porta a prendere atto dellโimmenso amore che entrambi hanno per lui e, consequenzialmente, naturalmente, docilmente, si converte, assumendo gli stessi atteggiamenti di misericordia e di amore nei confronti di se stesso e degli altri.
Dobbiamo quindi essere piccoli, umili, non presuntuosi.
In questo tempo questa pagina รจ attualissima.
Eโ bastato un piccolo virus a smontare i nostri deliri di onnipotenza, la nostra presunzione di poter vivere senza Dio nella convinzione di essere piรน capaci di lui.
Pentiamoci della nostra presunzione.
Il Padre รจ pronto ad accoglierci a braccia aperte e farร festa per tutti i suoi figli che ritornano a lui.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
