Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 14 Luglio 2020

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Il rischio cโ€™รจ, non scherziamo. Lo vedo da me, nella mia vita di evangelizzatore, di studioso della Parola. Da anni frequento il Signore, il vangelo รจ diventato il mio cibo quotidiano.

E molti fra voi lettori, immagino, sentono di appartenere alla Chiesa, si sforzano di vivere alla luce della Parola, prestano servizio in qualche luogo nella comunitร .

Ma il rischio di sentirsi โ€œa postoโ€, arrivati, sistemati, ci colpisce tutti. Come colpisce una coppia che si รจ assuefatta al proprio amore. Come chi dร  per scontata lโ€™amicizia di lunga data. E inveceโ€ฆ Lโ€™amore non coltivato, muore. Lโ€™amicizia non rinsaldata diventa stanca ed inutile. La fede che non sa meravigliarsi, invecchia.

Gesรน รจ addolorato dalla superficialitร  con cui viene trattato dai suoi correligionari. Certi della propria salvezza, non sanno che farsene di un ennesimo profeta, soprattutto ora che cโ€™รจ il tempioโ€ฆ Gesรน, scosso, propone come modello le cittร  pagane che, al richiamo dei profeti, seppero convertirsi. Attenti a noi, allora, non diamo per scontata la salvezza, non pensiamo che il dono di Dio ci sia dovuto.

Continuiamo a convertirci!

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