p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 5 Luglio 2020

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Il contesto in cui si inserisce questo brano รจ pesante, cโ€™รจ un clima di tensione, di incomprensione, sembra che la missione di Gesรน sia fallita. Per i dottori della legge, gli scribi e i farisei, lโ€™umanitร  di Gesรน รจ scandalo, inciampo. Anche i discepoli mostrano di non capire affatto il suo annuncio. Gesรน non si lamenta, non si abbandona allo scoraggiamento, accetta la durezza del momento e trasforma la tensione, โ€œin quel tempoโ€ in quellโ€™ora di crisi vissuta in cambiamento profondo.

Depone il contrasto creato dai dotti e dai sapienti che riconoscono Dio nella legge perchรฉ incontra lo sguardo dei piccoli, dei poveri, di coloro che semplicemente vivono, senza pretese, ringraziando e accogliendo il dono della Parola. Negli occhi di quellโ€™umanitร  vede, riconosce e ascolta un Dio che รจ Padre che proprio della vita di queste persone gli sta parlando. Da questa rivelazione sboccia il canto di lode al Padre per il dono e la scelta di stare dalla parte dei piccoli. Era lรฌ che lo stava cercando, era lรฌ che voleva trovarlo, nascosto nella piccolezza.

Il Padre benedetto dal Figlio Gesรน che rende possibile lโ€™accoglienza della Parola, ci fa entrare nella Trinitร  creando la danza che รจ ritmata dallo Spirito di Amore. Cosรฌ sgorga la stessa gioia di vita dal Padre e dal Figlio che viene donata ad ogni uomo grazie al dono danzante dello Spirito.

Cosรฌ scaturisce una conoscenza che sa di bello e di vero. รˆ la conoscenza fra il Padre e il Figlio che diventa dono ad ognuno chiamato ad entrare nella danza Trinitaria di amore dello Spirito Santo.ย  Cosรฌ nasce la conoscenza, una conoscenza vera di incontro e non di necessitร , di critica e di squalifica. Per questo lo Spirito di amore zampilla e fa zampillare in noi e nel nostro cuore quella vita che porta a fiorire sulle labbra del cuore ciรฒ che il verbo dice: Abbร , Padre! Si danza per questo, la danza della figliolanza e del Padre. Al suono di flauto danzante di Cristo amante, scaturisce amore fra Padre e figli. Cosรฌ noi entriamo danzando nella vita divina di Trinitร  che si incarna nella nostra umanitร .

Accogliamo Lui perchรฉ questa รจ salvezza, non perchรฉ non vi siano piรน problemi o difficoltร : nella sua carne ogni carne diventa gloria di vita.

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I sapienti e i furbi cercano un dio sapiente e potente. I piccoli invece incontrano la sapienza e la potenza del Padre lรฌ dove รจ: nella debolezza di Gesรน che per noi รจ insipiente perchรจ non fa i propri affari, perchรจ questo รจ accogliere la chiamata ad essere figli di Dio.

Scopo del Figlio รจ aprire ad ogni uomo il tesoro che รจ la sua vita di Figlio del Padre. Questa รจ la nostra salvezza, questa la grande dignitร  dellโ€™uomo: diventare figli, ciรฒ che siamo. Cosรฌ Gesรน diviene porta di comunicazione fra creatura e creatore: questa รจ la bellezza dei piccoli che sono la chiesa.

Per questo siamo chiamati da Gesรน perchรฉ possiamo cibarci del vero cibo che รจ conoscere il Padre. Per questo il dono dello Spirito รจ rivoluzionario perchรฉ dono di vita da figli e da fratelli.ย  Non la Legge, nemmeno quella di Mosรจ, quanto invece lโ€™amore che รจ vero compimento di ogni legge: questa รจ la vita per la vera giustizia che non รจ legata alla legge ma che dona vita alla vita con amore come termine di ogni bellezza giusta.

Per questo noi tutti siamo chiamati, dal Padre grazie allo Spirito, al nostro โ€œdovereโ€ che รจ vivere il โ€œpiacereโ€ di essere figli e fratelli, profondamente umani, sensibili ai bisogni, alle necessitร  e alle sofferenze degli altri per sperimentare la sua presenza nella nostra vita.

Lโ€™amore, la grazia, non abolisce il nostro agire ma lo rende reale e umano. Il vangelo รจ dunque grazia di amore interessato solo al fatto che noi siamo resi capaci di camminare. Qui nasce la libertร  data dal Vangelo che รจ vera vita, non semplice e banale legge. Cosรฌ lโ€™amore amato รจ salvezza, lโ€™amore non amato perdizione, perdita, dramma di Dio piรน che nostro.

Cosรฌ lโ€™amore che รจ libertร , non perchรฉ contro la legge, รจ germoglio di tutto, di ogni vita. Chi ama รจ suddito non piรน della legge ma dellโ€™amore, unico sovrano e legge a se stesso.

Gesรน incarnato diviene il sรฌ della vita, dellโ€™uomo a Dio Padre, che รจ Dio Padre nellโ€™uomo: non ne puรฒ fare a meno. Grazie a questa figliolanza di amore si passa, finalmente, dalla lettera che uccide, allo Spirito che dona vita; si passa dalla legge alla libertร ; si passa dalla fatica al riposo.

Cosรฌ il giogo dellโ€™amore, il giogo della relazione, nel quale viviamo รจ dolce e leggero, per questo chiede solamente di essere accolto con gioia non per paura propria di tutti. Questo giogo รจ lโ€™unico che non opprime perchรฉ vissuto e donato nello Spirito.


AUTORE: p. Giovanni Nicoliย 
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