Oggi ci viene portato alla memoria uno dei piรน bei adagi ignaziani: ยซlโamore si mostra piรน nelle opere che nelle parole!ยป. Gesรน cโinvita a fare la volontร del Padre, un modo di procedere sintetizzato dallโascoltare e fare la Parola. Un amore concreto (participio passato del verbo latino latino con-crescere), siamo chiamati a fare la sua volontร facendo crescere la familiaritร con Dio, lasciando che le nostre relazioni con noi stessi, con gli altri e con il creato siano armonizzate dallo stesso Spirito.
Ascoltare bellissime catechesi, meravigliose omelie sul web, leggere fantastici libri spirituali senza una sequela attiva sono fondamenta che affondano sulla sabbia. ร come dire ยซti amoยป e poi non condividere vita, desideri, sogni ed esperienze con quella persona. ร solo unโidea dโamore โ ma senza carne nรฉ sangue, senza sorrisi nรฉ lacrime.
La vita che Gesรน ci chiede di vivere รจ fuori dagli schermi e non รจ a portata di click! ร una vita spesa nel quotidiano, nella pazienza di aspettarsi, nel non stancarsi di cercarsi e incontrarsi. Nel perdersi per essere ritrovati, perchรฉ, come ci insegnano i nostri Patriarchi, solo chi ha il coraggio di smarrirsi dietro allโamore sarร ritrovato e lo troverร davvero!
Solo allora, come Gesรน, anche noi potremmo essere insegnanti autorevoli, perchรฉ รจ proprio vero che si diventa guide solo di quei sentieri che abbiamo osato percorrere. Perciรฒ, cosรฌ come si salutano i pellegrini sul cammino di Santiago, anche a voi rivolgo il mio piรน sincero Ultreya, ยซandiamo avanti, andiamo oltreยป!
Narciso Sunda SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
