Il senso di appartenenza e il rischio di essere di parte
Giovedรฌ della XII settimana del Tempo Ordinarioย (Anno pari)
ยซEntrerร nel regno dei cieli chi fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieliยป. Gesรน riassume con queste parole il primo discorso nel vangelo secondo Matteo. Il regno dei cieli altro non รจ che Dio stesso; entrare in esso significa sostanzialmente appartenere al Padre come suo figlio e realizzare la rete della comunione fraterna che รจ la Chiesa. Dunque, la felicitร non consiste nel possedere qualcosa ma nellโappartenere a Dio e nel custodirci reciprocamente tra fratelli nellโamore.ย
Unโapplicazione pratica di questo avvertimento evangelico la fa Paolo parlando ai Corinti (1Cor 3) ai quali ยซcome a neonati in Cristoยป, essendo ancora molto legati ai ragionamenti tipicamente umani, ha potuto dare da bere il latte piuttosto che il cibo solido. Lโapostolo mette in guardia i Corinti dal fraintendimento che ci puรฒ essere nella comunitร cristiana quando si confonde il senso di appartenenza con lโessere di parte. Tale confusione genera invidie e discordie che deformano il volto della Chiesa, la quale da edificio fondato su Cristo diventa una realtร basata su quelli che pretendono di prenderne il posto. Infatti, la chiesa della cittร greca di Corinto era attraversata da profonde divisioni e rivalitร causate da atteggiamenti partigiani di coloro che si vantavano di seguire uno dei capi della comunitร Apollo o Paolo o Cefa.
Paolo, quasi facendo eco alla risposta che il Signore da a coloro che gli dicono: Signore, Signore, noi nel tuo nome abbiamo profetato, abbiamo cacciato i demoni e abbiamo fatto prodigi, ricorda che nessuno puรฒ porre un fondamento diverso da quello che giร vi si trova, che รจ Gesรน Cristo. Dunque, sembra ribadire lโapostolo delle genti, la prima condizione per essere giusti e praticare la giustizia รจ porre a base della propria vita la relazione con Gesรน. Su questo fondamento si poggia tutta lโopera del cristiano, dalle piccole alle grandi cose. Chi fonda la sua vita su Cristo e si unisce a Lui conformando la propria vita alla sua, egli stesso si lascia edificare come pietra viva insieme con gli altri per formare il tempio di Dio. Esso risplenderร per lโarmonia tra i vari elementi architettonici piuttosto che per la bellezza di un singolo elemento. Cosรฌ la volontร del Padre si realizza quando cโรจ fraternitร e comunione tra lโautoritร e il popolo di Dio.ย
Chi ha un compito particolare nella Chiesa, che sia quello dโinsegnare o evangelizzare, oppure di guarire e santificare, qualsiasi sia il ministero deve ricordare che siamo ยซcollaboratori di Dioยป perchรฉ solo Lui fa crescere. Sostituirsi a Dio significa condannarsi e condannare altri alla rovina.
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Le prove della vita, che Gesรน identifica con le intemperie metereologiche, si abbattono su tutti indistintamente. Paolo preferisce usare lโimmagine del fuoco che rivela se la nostra opera nasce dalla relazione con Gesรน o dallโautoreferenzialitร .ย
Le invidie, le gelosie, le calunnie, i tradimenti, i giudizi ingiusti, le critiche cattive, le insinuazioni maligne colpiscono chiunque, tuttavia sono rivelative del fatto che la fede, le scelte di servizio, lโimpegno missionario lโabbiamo poggiato su Cristo o su noi stessi, ovvero abbiamo messo in pratica la volontร di Dio o la nostra. Rimane saldo e continua nel tempo ciรฒ che nasce dal cuore di Dio, roccia della nostra salvezza, cade, passa e scompare tutto ciรฒ che si basa sulla sabbia della nostra presunzione e autoreferenzialitร .
Auguri a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]

