ร lโunico testimone del Nuovo Testamento di cui si narri la nascita, oltre a Gesรน ovviamente, nato sei mesi dopo di lui. ร lโunico santo, oltre a Maria, di cui la Chiesa celebri la nativitร , come fa dal IV secolo nella solennitร odierna. Il Battista, il Precursore โprofeta dellโAltissimoโ, per Gesรน โil piรน grande tra i nati di donnaโ (cf. Lc 1,76; 7,28), โlampada che arde e splendeโ dal Signore stesso preparata per il suo Cristo (cf. Gv 5,35; Sal 132,17).
ย Giovanni, che significa โil Signore fa graziaโ, sta sulla soglia tra antica e nuova alleanza, come Maria la โcolmata di graziaโ. I due, in modo diverso ma insieme, preparano il grembo sterile di Israele alla venuta della grazia nel Messia Gesรน.
Siamo a un compimento dei tempi. Per Elisabetta si compie il tempo del parto, il figlio apre un varco e viene al mondo, precursore del compimento cantato nel martirologio per il Natale del Figlio che โvolle santificare il mondo con la sua misericordiosa venutaโ.
In ogni neonato una novitร irriducibile viene al mondo e il Signore โmanifesta la sua grande misericordiaโ. Ognuno di noi รจ nato e impara a stare al mondo per grazia, riceve il senso della sua esistenza nella gratuitร di un amore che lo chiama per nome (cf. Is 49,1).
Un nome che รจ storia in divenire.
Da bambino, quando scrissi per la prima volta
il mio nome, ebbi coscienza di iniziare un libro
(Reb Stein, secondo Edmond Jabรจs).
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Una storia, un libro che conosceranno un epilogo chiarificatore quando riceveremo quella โpietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovoโ (Ap 2,17), ma che sono giร rivelazione. Il nostro nome porta giร , per cosรฌ dire, una traccia del Nome ineffabile di Dio stesso, del fatto che โil Signore fa graziaโ come in Giovanni, se ci fa cogliere la veritร di noi stessi nellโamore gratuito.
In realtร , qui passano i giorni previsti per la circoncisione e giร ci si รจ dimenticati che quel figlio nasce per grazia, da una coppia sterile di anziani. โLo chiamavano con il nome di suo padre, Zaccariaโ (cf. Lc 1,59): che cosa si impone spontaneamente? La scontata continuitร , riproduzione dellโidentico, misconoscimento della grazia. Ma poi ecco un nome nuovo, con lโaccordo dei genitori โ inatteso, ispirato โ: รจ questo a destare la meraviglia, reazione tipica di fronte allโagire di Dio che fa miracoli quando suscita unanimitร nel riconoscere la novitร , nominare lโalteritร , confessare la grazia.
Sappiamo riconoscere la grazia che visita la nostra sterilitร ? Come nominiamo gli eventi nei quali il Signore magnifica la sua misericordia? I soliti nomi, i soliti schemi, le solite lettureโฆ rischiano di vanificare la grazia.
โNo, sarร chiamato Giovanniโ (cf. Lc 1,60): la storia della salvezza ha bisogno di questo โnoโ di Elisabetta, come del โsรฌโ di Maria. Questo โnoโ ha riconosciuto la vocazione peculiare di un figlio che allontanandosi dal padre Zaccaria, sacerdote nel tempio, sceglierร il deserto per preparare lรฌ una via al Messia, chiamando a una novitร di vita attraverso un battesimo diverso rispetto ai vecchi riti. Un figlio che anche dal padre imparerร a obbedire alla novitร voluta da Dio: come Zaccaria, che rinuncia pure lui a imporre un nome preso tra i suoi secondo le consuetudini, cosรฌ Giovanni saprร diminuire perchรฉ sia lโaltro con la sua identitร a crescere (cf. Gv 3,30).ย
fratel Fabi
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