Matteo spesso parla di โcaniโ, sempre in scene di iconica veemenza, perchรฉ โcaniโ infatti era il termine usato per definire i pagani, i cananei in particolare. Con questi toni forti Gesรน ci chiama oggi a riflettere sul nostro modo di annunciare.
Puรฒ accadere, infatti, che, progredendo nella nostra relazione con Lui, desideriamo condividere con gli altri i frutti che sentiamo crescere. Non ci accorgiamo che questo puรฒ anche fare del male allโaltro. Anche lโannuncio ha bisogno di discernimento e ci chiede di interrogarci sullโopportunitร concreta di colmare quello spazio che ci separa dallโaltro oppure di rimandare quel momento, anche di desistere se necessario.
Tutto ciรฒ รจ cosa ben diversa dal chiudersi allโaltro, significa piuttosto non buttargli addosso la nostra gioia e la sua fonte, ma fargli piรน spazio per il futuro e accompagnarlo sapientemente nella ricerca della sua gioia.
Questa maggiore difficoltร rientra anche nellโimmagine della porta stretta: passando dalla porta stretta del Vangelo e del suo ascolto, si ha accesso a orizzonti piรน larghi; al contrario, attraversando il peccato, che si presenta largo prima, per stringersi poi, fino a soffocare ogni desiderio di vita.
Matteo Palma
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
