Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 22 Giugno 2020

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Il commento alle letture del 22 Giugno 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Non giudicate, per non essere giudicati

LUNEDรŒ 22 GIUGNO (Mt 7,1-5)

Non giudicare non significa non discernere il bene dal male, il vero dal falso, il giusto dallโ€™ingiusto, ciรฒ che รจ conforme alla Legge di Dio da ciรฒ che non รจ conforme. Questo discernimento cosรฌ รจ insegnato da Gesรน: โ€œQuando ormai si era a metร  della festa, Gesรน salรฌ al tempio e si mise a insegnare. I Giudei ne erano meravigliati e dicevano: ยซCome mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?ยป. Gesรน rispose loro: ยซLa mia dottrina non รจ mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontร , riconoscerร  se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che lo ha mandato รจ veritiero, e in lui non cโ€™รจ ingiustizia. Non รจ stato forse Mosรจ a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge! Perchรฉ cercate di uccidermi?ยป. Rispose la folla: ยซSei indemoniato! Chi cerca di ucciderti?ยป. Disse loro Gesรน: ยซUnโ€™opera sola ho compiuto, e tutti ne siete meravigliati. Per questo Mosรจ vi ha dato la circoncisione โ€“ non che essa venga da Mosรจ, ma dai patriarchi โ€“ e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora, se un uomo riceve la circoncisione di sabato perchรฉ non sia trasgredita la legge di Mosรจ, voi vi sdegnate contro di me perchรฉ di sabato ho guarito interamente un uomo? Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!ยปโ€ (Gv 7,14-24). Sapere che alcune opere possono venire solo da Dio รจ obbligo di ogni uomo. Questo giudizio o discernimento รจ via per la vera fede. Esso obbligatoriamente va fatto.

Anche San Paolo chiede questo giusto discernimento: โ€œSi sente dovunque parlare di immoralitร  tra voi, e di una immoralitร  tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto unโ€™azione simile! Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho giร  giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesรน, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesรน, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinchรฉ lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore. Non รจ bello che voi vi vantiate. Non sapete che un poโ€™ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poichรฉ siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, รจ stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, nรฉ con lievito di malizia e di perversitร , ma con azzimi di sinceritร  e di veritร โ€ (1Cor 5,1-8). Separare, distinguere lievito da lievito, moralitร  da immoralitร  รจ obbligo grave. Anche questo discernimento va sempre operato. La comunitร  si edifica su questo discernimento e giudizio di veritร  su ogni azione dei suoi figli.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซNon giudicate, per non essere giudicati; perchรฉ con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarร  misurato a voi. Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: โ€œLascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhioโ€, mentre nel tuo occhio cโ€™รจ la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratelloยป.

Cosa รจ allora il giudizio condannato da Gesรน? Gesรน non vuole che i suoi discepoli si comportino alla maniera degli scribi e dei farisei. Essi si giudicano giusti partendo dalla loro legge, mentre in realtร  erano peccatori. Giudicavano peccatore, sempre secondo la loro legge, ogni altro uomo, mentre in realtร  molti erano giusti. Secondo la loro legge escludevano tutti dalla misericordia di Dio, mentre il Signore a tutti ha dato e dona la grazia della conversione dopo il peccato. Il giudizio che Gesรน condanna รจ la sentenza da noi proferita sullโ€™innocenza o la colpevolezza di un uomo, senza alcuna possibilitร  nรฉ di conversione nรฉ di preghiera. Per scribi e farisei loro erano santi per sempre. Gli altri erano peccatori per sempre. Loro salvati per sempre. Gli altri condannati per sempre. Emettere sentenze di condanna o di assoluzione eterna spetta solo al Signore. Discernere, separare, distinguere il bene dal male, spetta ad ogni discepolo. Si discerne per aprire le porte della salvezza e per chiudere quelle della perdizione.

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Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci discepoli dal giusto giudizio e perfetto discernimento.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

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