Il commento alle letture del 20 Giugno 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Figlio, perchรฉ ci hai fatto questo?
SABATO 20 GIUGNO (Lc 2,41-51)
Gesรน, a quanti chiama per essere suoi missionari tra le Genti, dona la stessa regola data a Lui dal Padre: โTu sei mio per sempre. Io ti chiamo e tu obbedisci. Io ti mando e tu vai. Io parlo e tu ascolti. Tu sei solo e sempre dalla mia volontร . Non sei dalla volontร di nessun uomo, perchรฉ dovrai essere solo dalla miaโ. Nel Vangelo secondo Luca questa regola รจ rivelata nella sua pienezza: โMentre camminavano per la strada, un tale gli disse: ยซTi seguirรฒ dovunque tu vadaยป. E Gesรน gli rispose: ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dellโuomo non ha dove posare il capoยป. A un altro disse: ยซSeguimiยป. E costui rispose: ยซSignore, permettimi di andare prima a seppellire mio padreยป. Gli replicรฒ: ยซLascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece vaโ e annuncia il regno di Dioยป. Un altro disse: ยซTi seguirรฒ, Signore; prima perรฒ lascia che io mi congedi da quelli di casa miaยป. Ma Gesรน gli rispose: ยซNessuno che mette mano allโaratro e poi si volge indietro รจ adatto per il regno di Dioยปโ (Lc 9,57-62). Sappiamo che Gesรน Signore posรฒ il capo sul duro legno della croce.
Sempre secondo il Vangelo di Luca, conosciamo che Gesรน, per fare la volontร del Padre in ogni cosa, sprofondรฒ in una preghiera cosรฌ intensa da trasformare il suo sudore in gocce di sangue: โUscรฌ e andรฒ, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: ยซPregate, per non entrare in tentazioneยป. Poi si allontanรฒ da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: ยซPadre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontร ยป. Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava piรน intensamente, e il suo sudore diventรฒ come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andรฒ dai discepoli e li trovรฒ che dormivano per la tristezza. E disse loro: ยซPerchรฉ dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazioneยปโ (Lc 22,39-46). A dodici anni Gesรน, come vero uomo, รจ obbligato ad obbedire al Padre, ascoltando la sua voce. Il Padre gli chiede di recarsi nel tempio e Lui obbedisce. Non ha altre voci da ascoltare nรฉ altri comandi da osservare e neanche altre parole cui dare vita. Il Padre questo chiede e lui si mette a sua disposizione. Maria e Giuseppe dinanzi al Padre neanche piรน esistono.
I genitori di Gesรน si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesรน rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che lโudivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: ยซFiglio, perchรฉ ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamoยป. Ed egli rispose loro: ยซPerchรฉ mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?ยป. Ma essi non compresero ciรฒ che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nร zaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
La Vergine Maria e Giuseppe prendono la via del ritorno. Non si accorgono che Gesรน รจ rimasto in Gerusalemme. Se ne accorgono dopo un giorno di cammino. Tornano indietro. Lo trovano nel tempio. La Madre vorrebbe che Gesรน le spiegasse ogni cosa. Lui le risponde che per essi รจ giunto il momento di sapere che Lui รจ solo dalla volontร del Padre suo. Da questo momento essi dovranno essere preparati ad ogni sorpresa. Cosรฌ rispondendo il Figlio invita la Madre a prepararsi al mistero della croce. Domani a Lui il Padre chiederร di andare nel sinedrio, testimoniare la sua veritร , lasciarsi condannare a morte per crocifissione e Lui dovrร fare le cose del Padre suo. Il dolore della Madre sarร grande, ma Lui dovrร obbedire. Quanto Gesรน dice di sรฉ, vale anche per la Madre sua. Anche Lei dovrร essere sempre in tutto dalla volontร del Padre e domani dovrร essere Lei ad offrire al Padre il Figlio suo, cosรฌ come ha fatto Abramo. Anzi in una modalitร ancora piรน coinvolgente. Lโobbedienza รจ sempre nel dolore.
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Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci comprendere il valore redentivo dellโobbedienza.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
