Terminato il Tempo Pasquale, riprendiamo il ciclo ordinario delle letture e, seguendo il Vangelo secondo Matteo, ripartiamo dal secondo grande discorso che l’evangelista inserisce nella trama del suo racconto: รจ quello missionario, che occupa tutto il capitolo 10. La prima parte del discorso tratta del compito degli inviati; la seconda evidenzia il rapporto fra invio e persecuzione; la terza infine sviluppa alcune implicazioni del mandato missionario.
ร questa terza parte che ci รจ proposta dalla liturgia, con Pinsistente esortazione a <<non temere>>. Il primo invito รจ motivato dallo stesso progetto divino di rivelazione: Dio รจ garante del messaggio e vuole che la sua rivelazione raggiunga tutti gli uomini. ร prevedibile che ci saranno molti ostacoli: ma nessuno avrร la forza di impedire la realizzazione del progetto e la diffusione dell’evangelo, rivelazione del volto stesso di Dio in Gesรน Cristo.
Il secondo invito a <<non temere>> riguarda piuttosto il destino dei messaggeri: รจ Dio il Signore della vita, รจ lui il vero potente, l’unico che ha l’ultima parola sulla vita e sulla morte. Perciรฒ, se compiono ciรฒ che il Signore ha loro comandato, i discepoli di Gesรน hanno la garanzia di riuscita, anche se perdessero la vita in modo violento. Il terzo invito a <<non temereยป si trova infine come autentica conclusione: รจ la relazione personale d’affetto che lega il Signore ai suoi discepoli a costituire il fondamento del coraggio apostolico, non altra presunzione di esonero dai pericoli.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC9kj3PYl2Hx9yOaPWxJQozw
