Il commento alle letture del 16 Giugno 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Non fanno cosรฌ anche i pagani?
MARTEDร 16 GIUGNO (Mt 5,43-48)
Il Padre nostro ha sempre rivelato che il vero amore รจ verso tutti, sempre. Il bene va fatto ad amici e nemici, senza alcuna distinzione: โSe il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere, perchรฉ cosรฌ ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserร โ (Pr 25,21-22). San Paolo, nella Lettera ai Romani, non solo ricorda questa norma divina, chiede al discepolo di Gesรน di vincere con il bene il male, non una volta, ma sempre: โBenedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciรฒ che รจ umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare allโira divina. Sta scritto infatti: Spetta a me fare giustizia, io darรฒ a ciascuno il suo, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il beneโ (Rm 12,14-21). Il cristiano รจ chiamato a vivere una sola Legge: quella dellโamore universale. Lui รจ come Dio. Il suo amore lo dona a tutti. Cristo รจ dato al mondo per la sua salvezza. Il mondo รจ nel peccato.
Gesรน sulla croce vive questa sua Legge, pregando per i suoi carnefici e scusandoli presso il Padre suo: โQuando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e lโaltro a sinistra. Gesรน diceva: ยซPadre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoยปโ (Lc 23,33-34). Non penso possa esistere modalitร di amare piรน eccelsa di questa. ร il sommo cui un uomo possa arrivare. Quanto Gesรน ha fatto, ogni suo discepolo รจ chiamato a farlo. Vi ho dato lโesempio, perchรฉ come ho fatto io facciate anche voi. Io ho dato il mio corpo, voi darete il vostro corpo. Io ho perdonato, voi perdonerete. Io ho scusato e voi scuserete. La caritร tutto scusa.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซAvete inteso che fu detto: โAmerai il tuo prossimoโ e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celesteยป.
San Pietro esorta i cristiani ad imitare Gesรน nellโamore, nella sofferenza, in ogni ingiustizia. Non solo Lui ha amato i nemici, per essi ha dato la vita, per la loro salvezza e redenzione: โQuesta รจ grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio; che gloria sarebbe, infatti, sopportare di essere percossi quando si รจ colpevoli? Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciรฒ sarร gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perchรฉ anche Cristo patรฌ per voi, lasciandovi un esempio, perchรฉ ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovรฒ inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portรฒ i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perchรฉ, non vivendo piรน per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime (1Pt 2,19-25). Lโamore del cristiano รจ differente da ogni altro amore che esiste sulla terra. Il suo non solo รจ universale, totale, pieno. Non solo รจ arrendevole in tutto. Il suo si vive nel dono della sua vita per la redenzione di ogni altro uomo. Il cristiano ha fatto dono della sua vita a Cristo, perchรฉ Cristo, nello Spirito Santo, ne faccia dono al Padre. Ogni figlio dato al Padre, dal Padre รจ donato per la salvezza del mondo, รจ dato in Cristo, con Cristo, per Cristo, sotto mozione dello Spirito Santo. ร grande il mistero dellโamore.
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Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano si lasci donare per la salvezza.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
