Il commento alle letture del 10 Giugno 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Non sono venuto ad abolire
MERCOLEDร 10 GIUGNO (Mt 5,17-19)
Qualcuno, sentendo Gesรน parlare solo di Beatitudini e non piรน di Comandamenti, di legge, di Statuti, avrebbe potuto anche pensare che fosse finito il tempo di una ferrea obbedienza alla Legge del Sinai e a tutte le altre norme date dal Signore. Questo pensiero lo troviamo presso nei Galati. Paolo insorge con violenza evangelica contro questa visione che รจ dalla carne e non dallo Spirito Santo: โVoi, fratelli, siete stati chiamati a libertร . Che questa libertร non divenga perรฒ un pretesto per la carne; mediante lโamore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicchรฉ voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impuritร , dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come giร ho detto: chi le compie non erediterร il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece รจ amore, gioia, pace, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉ; contro queste cose non cโรจ Legge. Quelli che sono di Cristo Gesรน hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciรฒ se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altriโ (Gal 5,1-26). Quando la libertร รจ vera? Quando essa รจ ancorata nel Comandamento del Signore. Gesรน ร ncora saldamente la libertร evangelica alla sua Legge, ai suoi Precetti. Legge e Precetti regolano tutta la vita dellโuomo.
Anche San Giacomo annunzia la libertร nellโancoraggio alla Legge di Cristo o alla sua Parola: โLo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento allโira. Infatti lโira dellโuomo non compie ciรฒ che รจ giusto davanti a Dio. Perciรฒ liberatevi da ogni impuritร e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilitร la Parola che รจ stata piantata in voi e puรฒ portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perchรฉ, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si รจ guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertร , e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverร la sua felicitร nel praticarlaโ (Gc 1,19-25). Oggi si vuole una libertร senza la Legge, una misericordia senza lโobbedienza al Vangelo e allo Spirito Santo. Oggi tutto ciรฒ che รจ volontร di Dio viene rinnegato. Solo la volontร dellโuomo ha diritto di Legge. Ma dalla volontร dellโuomo possono venire fuori solo leggi di morte, mai di vita.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร uno solo di questi minimi precetti e insegnerร agli altri a fare altrettanto, sarร considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร e li insegnerร , sarร considerato grande nel regno dei cieliยป.
La bellezza di un uomo รจ la sua moralitร . Piรน alta รจ la sua moralitร e piรน grande รจ la sua bellezza. Gesรน รจ il piรน bello tra i figli degli uomini per la sua altezza morale inarrivabile e irraggiungibile. Lui ha obbedito ad ogni Parola, ogni desiderio, ogni volontร del Padre, sia al negativo, nel non fare, sia al positivo, nel fare. Tutto in Lui รจ stato dalla volontร del Padre. Lui รจ il piรน grande nel regno dei cieli perchรฉ si รจ fatto obbediente al Padre in tutto fino alla morte di croce e anche sulla croce. Mai fu vinto da un solo pensiero fugacissimo di male contro i suoi carnefici. Per loro ha pregato il Padre, scusando il loro peccato. Non esiste altezza morale piรน grande.
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Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano curi la sua bellezza morale.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
