Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2020

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Lโ€™odio nei confronti di Gesรน รจ riuscito a mettere insieme due partiti inconciliabili: i farisei, che conosciamo per la loro rigidezza nellโ€™applicare le norme religiose, e gli erodiani, che, come il re cui si ispiravano, utilizzava la religione per fini politici. Lโ€™obiettivo รจ uno solo: mettere in difficoltร  il profeta del Nord.

Gli erodiani erano alleati dellโ€™invasore romano e consideravano giusto pagare la tassa a Roma. Non cosรฌ i farisei che lo consideravano un sopruso. La trappola tesa a Gesรน รจ ben congegnata: si dimostrerร  simpatizzante dei romani? Si dimostrerร  un anarchico disobbediente? Ma Gesรน non si lascia trarre in inganno: chiede ai farisei, che non dovrebbero tenerla, una delle monete romane con impressa lโ€™effigie dellโ€™imperatore.

Un palese atto di idolatria. Il finale รจ quasi comico: Gesรน chiede di pagare le tasse restituendo la moneta al legittimo proprietario di cui riporta appunto il ritrattoโ€ฆ E ammonisce: non giochiamo con Dio, non giochiamo con Cesare! Sappiamo distinguere i vari livelli senza confonderli o piegarli arbitrariamente lโ€™uno allโ€™altro.

Diamo a Dio ciรฒ che gli รจ proprio, senza fare di Cesare un dio o di Dio un servo.

Fonte

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