
Il ragionamento รจ del tipo: Signore, io vengo sempre in Chiesa, dico il Rosario, dico le coroncine, partecipo alla Caritas parrocchiale, magari faccio anche la catechista, do il mio 8 x 1000 alla Chiesa Cattolica e…se ti chiedo qualcosa non mi accontenti?
Cosiโ non va bene.
Io legittimamente โ chiedo โ e tu non mi dai.
La pagina evangelica di oggi ci fa capire dovโรจ lโerrore nel nostro ragionamento; esso รจ nellโomissione di tre parole: โ nel mio nome โ.
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Il Signore infatti ci promette che qualsiasi cosa chiederemo al Padre โ nel suo nome โ la otterremo.
Noi, invece, chiediamo โ nel nostro nome โ e, per questo, il Padre non ci esaudisce.
Vogliamo infatti piegare la โ sua volontร โ alla โ nostra volontร โ, abbiamo la presunzione di credere di sapere cosa sia meglio per noi.
Se, invece, chiediamo al Padre di supportarci in iniziative che abbiamo intrapreso โ nel nome di Gesuโ โ e, quindi, per amore degli altri, degli ultimi, dei deboli, stiamo certi che il Signore ci esaudirร perchรฉ quelle attivitร , quegli slanci, sono impregnati dโamore altruistico e conducono noi e le persone a cui sono rivolte alla โ gioia piena โ.
Poniamoci quindi sempre una domanda quando chiediamo qualcosa al Padre.
La stiamo chiedendo โ nel nome del Figlio โ o โ nel nostro nome โ?
A seconda della risposta che ci daremo sapremo giร se saremo esauditi o meno.
E se ci accorgeremo che โ finora non abbiamo chiesto nulla nel suo nome โ iniziamo a modificare le nostre domande e vedremo che โ otterremo sempre โ: ce lo ha promesso Dio e di lui possiamo fidarci.
Buona giornata a tutti.
