Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 21 Maggio 2020

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Il commento alle letture del 21 Maggio 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

La vostra tristezza si cambierร  in gioia

GIOVEDI 21 MAGGIO (GV 16,16-20)

Gesรน รจ sulla croce. I discepoli sono nel pianto e nella tristezza. Gesรน risorge. Essi sono nella grande gioia. Gesรน รจ nella grande tribolazione. Dal Padre รจ chiamato nuovamente in vita donandogli un corpo spirituale, glorioso, incorruttibile, immortale. Viene innalzato al di sopra dei cieli e fatto sedere alla sua destra. La sofferenza รจ stata grande. La gioia รจ divinamente ed eternamente piรน grande. Il Padre ha trasformato la sua sofferenza in gioia eterna moltiplicandola per lโ€™eternitร  e in piรน, per il suo sacrificio, il Padre dona la grazia della salvezza e della redenzione ad ogni uomo che crede nel nome del suo Figlio Unigenito. Anche il discepolo di Gesรน per un momento di sofferenza, per un martirio subรฌto, riceverร  una quantitร  smisurata di gloria e di gioia eterna. Nessuna goccia di sangue andrร  perduta, Tutto diverrร  gloria e gioia perfetta.

Quanto รจ grande la gioia dei salvati e in modo particolare dei martiri ce lo rivela il Libro dellโ€™Apocalisse: โ€œDopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribรน, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allโ€™Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: ยซLa salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e allโ€™Agnelloยป. E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: ยซAmen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amenยป. Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: ยซQuesti, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?ยป. Gli risposi: ยซSignore mio, tu lo saiยป. E lui: ยซSono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dellโ€™Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderร  la sua tenda sopra di loro. Non avranno piรน fame nรฉ avranno piรน sete, non li colpirร  il sole nรฉ arsura alcuna, perchรฉ lโ€™Agnello, che sta in mezzo al trono, sarร  il loro pastore e li guiderร  alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherร  ogni lacrima dai loro occhiยปโ€ (Ap 7,9-17). Siamo nella gloria eterna.

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San Paolo rivela che le sofferenze del tempo presente non sono per nulla paragonabili alla gloria del Paradiso: โ€œLo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarร  rivelata in noi. Anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando lโ€™adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciรฒ che si spera, se รจ visto, non รจ piรน oggetto di speranza; infatti, ciรฒ che uno giร  vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranzaโ€ (Cfr. Rm 8,16-25). Il martirio di un istante รจ ricompensato dal Padre con una gloria eterna che รจ senza misura e senza fine. Ma per vedere la gloria del cielo occorrono gli occhi dello Spirito Santo. Tutti i santi possedevano questi occhi e facevano della vita un sacrificio a Dio.

Un poco e non mi vedrete piรน; un poco ancora e mi vedreteยป. Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: ยซChe cosโ€™รจ questo che ci dice: โ€œUn poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedreteโ€, e: โ€œIo me ne vado al Padreโ€?ยป. Dicevano perciรฒ: ยซChe cosโ€™รจ questo โ€œun pocoโ€, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol direยป. Gesรน capรฌ che volevano interrogarlo e disse loro: ยซState indagando tra voi perchรฉ ho detto: โ€œUn poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedreteโ€? In veritร , in veritร  io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerร . Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierร  in gioia.

Possiamo possedere gli occhi dello Spirito Santo per contemplare anzitempo la gloria futura, se chiediamo al Padre nostro che ci faccia di cuore puro, umile, mite, in tutto simile al cuore di Gesรน. Questa preghiera deve essere perรฒ il frutto di una volontร  che vuole prestare obbedienza ad ogni comando di Cristo Signore, secondo la sua Parola.

Madre di Dio, Angeli, Santi, otteneteci la costanza di camminare verso il cielo.

Fonte@MonsDiBruno

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