La difficoltร degli interlocutori di Gesรน nell’accettare il fatto che lui doni il suo corpo da mangiare e il suo sangue da bere non รจ estranea ai nostri tempi. Quante volte noi e/o le persone con cui ci confrontiamo esprimiamo la difficoltร di accettare una tale follia che rasenta la stoltezza! Dio che si fa pane! Oserei dire che forse questa difficoltร รจ sintomatica di una disattenzione previa.
Una distrazione che cela ai nostri occhi altri miracoli. Il primo tra questi รจ il miracolo dell’essere e di esserci. Non รจ scontato che ci sia qualcosa. Tanto meno รจ scontato che io ci sia. Questa meraviglia dinanzi all’essere la coglievano giร i filosofi antichi e la puรฒ cogliere ogni persona di buona volontร . Per il credente, il nome di questa meraviglia diventa ยซcreazioneยป. Il dono, non dovuto, del Signore che crea…
E che ricrea con l’incarnazione e il mistero pasquale… Sono grandi meraviglie, ma il fatto di averle sempre a disposizione ci rende un po’ ciechi e distratti… Apriamo il cuore all’opera del Padre che ci dona la vista meravigliata dei figli… Perchรฉ ยซnessuno puรฒ venire a Gesรน, se non gli รจ concesso dal Padreยป.

Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
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