
Continua nel vangelo la sovrapposizione tra il pane inteso come insegnamento e pane come alimento, che in questo testo poi diventerร il pane che รจ il corpo offerto in croce e che la comunitร ritrovava nella celebrazione della santa cena. I giudei ricordavano e conoscevano bene il grande dono fatto da Dio al popolo di Israele peregrinante nel deserto verso la terra promessa: avevano ricevuto dal cielo la manna, un cibo che permetteva loro di vivere e di non morire di fame in quelle steppe desolate (cf. Es 16). Ma poi tutti non solo mormorarono, ma non entrarono in quella terra della benedizione, neppure Mosรจโฆ
Il pane che invece Gesรน dona gratuitamente e senza rispondere ai meriti di ciascuno รจ un pane vivo (ho รกrtos ho zรดn), cioรจ un pane che รจ capace di dare la vita per sempre, o come direbbe il Gesรน degli altri Vangeli, un pane che ti apre la porta allโesperienza del Regno dei Cieli, che รจ forse la traduzione piรน corretta del concetto di โVita Eternaโ presente in Giovanni. Spesso, per formazione e a causa di una lettura non contestualizzata, pensiamo che la vita eterna si rifersica a qualcosa che ci capita alla fine del nostro tragitto di vita, in un ipotetico e fumoso futuro di cui non sappiamo molto.ย
Ma non รจ cosi!!! La vita eterna, lโesperienza di una comunione piena e profonda con Dio che ci riempie, รจ giร iniziata, si accende in noi quando crediamo, quando professiamo la nostra fede con la bocca e con le azioni, quando scegliamo di diventare e vivere come discepoli del Nazareno.
p. Arturo MCCJ
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Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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