Aiutaci, o Gesรน, a riconoscerti!
Ascoltiamo oggi la pagina in cui Luca narra lโincontro del Risorto con i discepoli in cammino verso Emmaus. Siamo, scrive lโevangelista, ยซin quello stesso giorno [il primo della settimana]ยป, ossia il giorno della risurrezione che diverrร il giorno del Signore, la domenica, in cui la comunitร cristiana รจ radunata per fare memoria della risurrezione.
In quel giorno due discepoli, uno chiamato Cleopa e lโaltro senza nome, fanno il cammino inverso rispetto a quello di Gesรน: lasciano Gerusalemme per recarsi ad Emmaus, ยซvillaggioโฆdistante circa undici chilometriยป dalla cittร santa. In tal modo mettono fine alla loro sequela e abbandonano la comunitร degli Undici. In questo cammino i due, annota lโevangelista, ยซconversavano di tutto quello che era accadutoยป. Ed ecco che Gesรน stesso, ยซmentre conversavano e discutevano insiemeโฆsi avvicinรฒ e camminava con loroยป; essi perรฒ sono incapaci di riconoscerlo con gli occhi della fede. In risposta alla domanda di questo forestiero – ยซChe cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?ยป – fanno una presentazione di Gesรน formalmente ineccepibile ma limitata al suo ministero terreno: egli ยซfu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popoloยป. Ma con la sua morte in croce รจ morta anche la speranza che essi avevano riposto in lui, e come sigillo della loro disillusione adducono il fatto che sono ormai trascorsi tre giorni da questi avvenimenti. ร proprio qui che si manifesta la loro durezza di cuore: hanno dimenticato lโannuncio di Gesรน secondo cui ยซIl Figlio dellโuomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giornoยป (cf Lc 9, 22).
Quando infine dicono – in maniera scettica – che ยซalcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tombaย e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli รจ vivo.ย Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non lโhanno vistoยป, Gesรน prende lโiniziativa e dice loro: ยซStolti e lenti di cuore a credere in tutto ciรฒ che hanno detto i profeti!ย Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?ย E, cominciando da Mosรจ e da tutti i profeti, spiegรฒ loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a luiยป.
A questo punto lo sconosciuto, ยซquando furono vicini al villaggio dove erano diretti, โฆ fece come se dovesse andare piรน lontanoยป, ma i due discepoli insistono per trattenerlo, perchรฉ il loro cuore arde allโascolto delle sue parole. Gesรน entra dunque per rimanere con loro e, ยซquando fu a tavola con loro, prese il pane, recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loroยป. Sono gli stessi gesti dellโultima cena (cf Lc 22, 19), quelli con cui Gesรน ha sintetizzato tutta la sua vita donando se stesso nella libertร e per amore. Luca conclude scrivendo: ยซAllora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparรฌ dalla loro vistaยป. Subito essi tornarono ยซa Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: โDavvero il Signore รจ risorto ed รจ apparso a Simone!โยป.
Lโepisodio dei discepoli di Emmaus ci indica che anche noi cristiani oscilliamo tra Gerusalemme ed Emmaus. Crediamo di impegnarci e al tempo stesso siamo presi da dubbi e incomprensioni riguardo ai misteriosi disegni di Dio, da paure di vario genere. Il Signore Gesรน in tanti modi si fa vicino a ciascuno di noi. Non pensa di sciupare il suo tempo nel ricercarci, nellโinsinuare in noi gli interrogativi piรน inquietanti per rivedere le nostre posizioni, nellโaiutarci a comprendere le Scritture, nel donarci se stesso nellโeucaristia. Il fatto che siamo qui riuniti vuol dire che siamo ยซtornatiยป a Gerusalemme, magari portando ancora il fardello della nostra incredulitร . Ogni domenica deve esserci questo ritorno al luogo della fede, della comunione fraterna.
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Noi conosciamo il nome di uno dei discepoli che vanno ad Emmaus; lโaltro รจ senza nome perchรฉ puรฒ essere impersonato da ciascuno di noi. Il pellegrino che si unisce ai viandanti non presenta la sua carta dโidentitร , si fa compagno di strada, รจ accolto e accoglie. Gesรน si puรฒ avvicinare a noi per mezzo di altri fratelli, cosรฌ come noi dalla fede incerta possiamo saper fare lunghi tratti di strada con altre persone spesso deluse, forse in ricerca di qualche barlume di fiducia e speranza. Il camminare insieme รจ aiuto reciproco, sempre.
Ci aiuti Dio onnipotente a riconoscere, nella celebrazione del mistero eucaristico, il Cristo crocifisso e risorto, che apre il nostro cuore allโintelligenza delle Scritture, e si rivela a noi nellโatto di spezzare il pane.
Don Lucio D’Abbraccio
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