Forse molti, e tra questi io, se non tutti tranne Maria hanno creduto come Tommaso. Egli non ha creduto tanto per aver visto materialmente ma per aver sperimentato nel cuore. Difficilissimo credere in quello che Dio รจ capace di fare se me lo dice un altro. Al punto che nella Chiesa talora circola un altro limite: non trattare mai, nemmeno allโopportuno, delle sorprese di Dio, ridurre tutto ad unโetica terrena.
Ancor prima, comunque, รจ difficile intuire, perchรฉ senza la grazia possiamo riportare a quello che viviamo, che abbiamo scoperto, senza percepire che cโรจ un infinito oltre. Gesรน nella sua misericordia come con Tommaso si manifesta anche agli altri. Toccano con mano una vita insospettabilmente nuova. Questi doni possono lasciare ugualmente nel credere solo a quello che diventa alla nostra portata. Cosรฌ si rischia di non entrare nella fede profonda quella che spera nella venuta potente di ciรฒ che ora non si vive. E ciรฒ puรฒ durare a lungo perchรฉ tanti aspetti della fede, dellโamore, una volta scoperti sono in fondo di per sรฉ comprensibili ad uno sguardo terreno. La grazia di vigilare sul credere ad un oltre infinito puรฒ farsi piรน strada per esempio quando sperimentiamo che Dio ti puรฒ toccare il cuore come e mille volte piรน di una fidanzata di cui si รจ pazzamente innamorati.
Ma persino lรฌ si puรฒ riscontrare una tendenza a rinchiudere la fede nelle cose vissute concretamente. Vigilare sullโinfinito, mirabolante, oltre non solo spirituale ma anche umano, culturale vorrei dire, รจ un dono immenso. Perchรฉ mette in una ricerca e anche in una piccolezza di cuore che come vediamo in questo brano permette a Dio di manifestarsi piรน rapidamente senza violentare la mia libertร , il mio cuore. La sete di luce spirituale e umana, ossia di Gesรน, Dio e uomo, che mi mette di vedetta, in continuo pellegrinaggio, per cogliere il nuovo da Dio e da ciascuno. Questa crescita dunque ci aiuta a cercare di imparare, di ascoltare con attenzione, di cogliere la grazia, degli altri. Ci aiuta ad amare attenti ad ogni particolare dellโaltro, la sua vita, i suoi bisogni. Perchรฉ รจ bello amare con tutto il cuore ma lโamore in Dio anche impara a ricevere ogni dono dellโaltro.
Mentre talora il banalizzare la sua vita involontariamente mi puรฒ disporre con minore attenzione. Cercare di cogliere ogni minima sfumatura nuova. Lasciarsi portare oltre dalla fede e dallโamore. I discepoli gettano la rete sulla parola di un uomo sulla riva del mare perchรฉ in quellโinvito vi รจ bun dono dello Spirito. La loro attesa di Gesรน risorto li rende piรน attenti. Gettano la rete di giorno, superando la loro mentalitร di pescatori e scoprono un mondo. Cristo ci aiuta anche attraverso gli altri. Ed รจ dopo lโesperienza non solo del rinnegamento ma ora anche dellโincredulitร alla Parola di Dio e agli altri che Gesรน rinnova e amplia il mandato dellโannuncio ora ad ogni creatura. Altra cosa questโultima che, ricevuta come seme, dovranno assorbire in profonditร : il messaggio non รจ solo per Israele ma per il mondo.
Qui poi si arriva tra lโaltro allโaspetto del mandato. Ogni cristiano ha il mandato dellโannuncio. I mandati particolari si ricevono in pienezza dalla Chiesa, ossia pur e oltre tutti i limiti umani, da Cristo. Se si vuole lasciare operare piรน pienamente Dio le cose spirituali di gruppo le si fanno chiedendo il mandato alla persona preposta. Non prendendosele da soli.
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Maranร tha
Quale gioco di luci e riflessi,
che prospettiva agli sguardi?
Il limpido lago specchia di te
solo lโombra, come lasciando
discreto il segno del vegliare
che vivi, nascosto, dโamore.
Eโ questa cerulea parvenza
che volge in alto il mio viso
dal bastimento che attende
e anche lรฌ, sul monte, ti vedo
oscura pieve nel sole ardente.
Poesiola tratta da Piccolo magnificat, un canto di tanti canti (poesie che un prete ha sentito cantare, inavvertitamente, dalla vita, dalla sua gente).
A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog
