Sicuramente รจ capitato a tutti qualche volta di essere cosรฌ sicuri di qualcosa da non avere dubbi e di conseguenza procedere avanti come un treno, ciechi e sordi dinanzi alle conseguenze. Giuda รจ un apostolo, ha ascoltato e seguito Gesรน per tanto tempo, ha gustato in prima persona la rivelazione di Dio; quella rivelazione che oggi รจ trasmessa a noi e di cui siamo annunciatori. Giuda, in fin dei conti, รจ uno come tanti di noi che hanno la pretesa, spesso inconscia, di insegnare a Dio cosa รจ meglio, convinti di essere in grado di aggiustare e riadattare la salvezza.
Giuda ci mostra le fragilitร dellโuomo che non si arrende e fa di tutto per trovare una soluzione a un problema che si รจ inventato da solo perchรฉ come la pecorella smarrita si รจ allontanato dallโamore, forse dandolo per scontato, e si รจ avventurato in qualcosa che va oltre le proprie forze.
La storia dโamore richiede il nostro sรฌ: continuamente dobbiamo affrontare le tentazioni e superarle, ma mai da soli. Anche in questi giorni faticosi la forza della preghiera ci aiutano a non perderci, a non uscire dalla comunione, mettendoci in guardia in particolare dai pericoli collaterali della quarantena: assopirci in una routine monotona, pigra ed egoista.
Riflettere, confrontarci, continuare a pregare insieme รจ fondamentale per non dimenticarci che, come Giuda, abbiamo mangiato allo stesso piatto di Gesรน, alla mensa eucaristica. Il Figlio ci mostra amorevolmente la nostra debolezza per dirci che siamo piรน forti se ci affidiamo al Padre dicendogli: โSono tutto tuo!โ. Cosรฌ saremo riabilitati con il nostro nome e non saremo piรน sconosciuti, ma santi.
Marco Ruggiero
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