In questo episodio si svela un senso profondo del perchรฉ Gesรน permesso che il suo amico Lazzaro morisse. Il grande miracolo del suo venire risuscitato da Cristo ha donato ai tre fratelli una grazia potente.
Certe resistenze involontarie sono superate profondamente: Marta serve lietamente senza giudicare i fratelli, chiamati a fare altro. Maria addirittura unge di nardo prezioso Gesรน. Possiamo forse domandarci se come ministra dellโunzione degli infermi (come oggi conosciamo i ministri dellโeucaristia).
Lazzaro era morto e ora รจ vivo, gioioso, pronto a morire per Gesรน, in quel banchetto che si manifesta come una bella anticipazione della festa celeste. I tre fratelli li vediamo aver camminato piรน rapidamente degli apostoli che nellโultima cena, pochi giorni dopo, si riveleranno ancora variamente resistenti.
Veduta dal monte Carmelo
Gli erti gradoni di queste colline
come quelli di unโanima in cerca
assetata di pace tra gli ulivi
ombreggianti, nella canicola dโestate.
Poi di lassรน, tra le fronde, appare
il dipinto della campagna, alfine
abbandonata nel mare. Di lassรน tutto
riposa, tutto trova il suo senso,
lโordine naturale, semplice e bello.
Eโ appena un ricordo comโera velato
al brillare tremolante della terra
madida come te, con te, per la salita.
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Poesiola tratta da Piccolo magnificat, un canto di tanti canti (poesie che un prete ha sentito cantare, inavvertitamente, dalla vita, dalla sua gente).
A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog
