BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE
La narrazione dell’ingresso di Gesรน a Gerusalemme รจ ricca, nel vangelo di Matteo, di citazioni dell’antico testamento, con le quali l’evangelista vuole racchiudere, riassumere tutta la storia del suo popolo. Ma leggiamo questo brano importante, รจ il capitolo 21, i primi undici versetti.
โQuando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bรจtfage, verso il monte degli Uliviโ, le indicazioni dell’evangelista non vogliono essere topografiche, ma teologiche. Bรจtfage significa โcasa dei fichiโ e, dopo l’ingresso di Gerusalemme, ci sarร l’episodio del fico sterile, figura del tempio. Il monte degli Ulivi รจ il monte dove, secondo la tradizione, questo monte che sovrastava il tempio di Gerusalemme, si sarebbe manifestato il messia.
โGesรน mandรฒ due discepoli, dicendo loro: ยซAndate nel villaggioโ. Ecco, ogni volta che, nei vangeli, appare questo termine โvillaggioโ, รจ sempre nel segno dell’incomprensione della novitร portata da Gesรน, quindi ci dobbiamo aspettare, in questo brano, qualcosa di incomprensione, se non di ostilitร . โdi fronte a voi e subito troverete unโasina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da meโ, qual รจ il significato di questa asina e di questo puledro? Come abbiamo detto, l’evangelista carica di citazioni questo brano, qui bisogna riandare al primo libro della Bibbia, il libro del Genesi, nel testamento che Giacobbe fa, e la benedizione sopra i suoi figli. โsu Giudaโ – dice – โ non sarร tolto lo scettro da Giuda, nรฉ il bastone del comando tra i suoi piedi, finchรฉ verrร colui al quale esso appartiene e a cui รจ dovuta l’obbedienza dei popoli. Egli lega alla vite il suo asinello e a una vite scelta il figlio della sua asinaโ, ecco il riferimento. C’รจ questa profezia, su questa figura del liberatore, del messia di Israele, che occorreva sciogliere. Ecco allora il significato di questo asino e di questa asina.
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Ma non รจ finita: โe se qualcuno vi dirร qualcosa, rispondete: โIl Signoreโ, รจ l’unica volta che Gesรน si definisce cosรฌ: signore non significa colui che sta sopra gli altri, colui che comanda, ma colui che non ha nessuno al di sopra di lui, colui che รจ libero di disporre della propria vita, un signore che non comanda, ma mette la propria vita al servizio degli altri. โne ha bisogno, ma li rimanderร indietro subitoโยป. Ora questo avvenne perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profetaโ, ecco di nuovo un altro richiamo ai brani dell’antico testamento. Quindi nella prima citazione, Gesรน aveva detto: slegatela, cioรจ rendete attuale questa profezia; la seconda รจ tratta dal libro del profeta Zaccaria, che l’evangelista perรฒ non riporta esattamente, la adatta, e dice: โdite alla figlia di Sionโ, in realtร il brano di Zaccaria cominciava in un tono piรน esaltante, infatti diceva: โesulta grandemente figlia di Sion, giubila figlia di Gerusalemmeโ. No, non c’รจ nรฉ da esultare nรฉ da giubilare. Gerusalemme, fin dall’inizio del vangelo, รจ stata presentata in una luce sinistra, รจ la cittร simbolo dell’istituzione religiosa, che da sempre uccide gli inviati di Dio, quindi viene soltanto informata, โdite alla figlia di Sionโ.
โEcco, a te viene il tuo reโ, e il profeta Zaccaria aveva scritto: โecco a te viene il tuo re, egli รจ giusto e vittoriosoโ, ebbene l’evangelista omette โรจ giusto e vittoriosoโ. Giusto significa il fedele osservante della legge, vittorioso quello che trionfava, e Gesรน non trionferร attraverso le armi, attraverso il potere. โmite seduto su un asina e su un puledro, figlio di una bestia da somaโ, ecco dove l’evangelista voleva arrivare. Questo messia che entra, non ha le insegne del potere, non siede sopra un animale da guerra, quale poteva essere il cavallo, o neanche sopra la cavalcatura regale, quale era la mula, ma sopra un asino. L’asino era la cavalcatura normale delle persone umili, della gente semplice. Quindi Gesรน chiede di liberare, di sciogliere questa profezia, che era stata come messa da parte, perchรฉ andava contro gli ideali di vendetta, di rivincita del popolo d’Israele, sopra i dominatori romani e di predominio sopra tutte le altre nazioni, quindi era una profezia che era stata messa da parte. Gesรน invita a scioglierla, a liberarla, a renderla attuale.
โI discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesรน: condussero lโasina e il puledro, misero su di essi i mantelliโ, i mantelli, nella simbologia ebraica, indicano la realtร della persona, quindi i discepoli aderiscono a questa immagine di messia non violento, di messia di pace, di messia disarmato, โed egli vi si pose a sedereโ. Ma โLa folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla stradaโ, all’investitura del re, in segno di sottomissione, si prendeva il mantello della persona, che appunto abbiamo indicato, indicava l’individuo stesso, si metteva sulla strada, ed il re ci passava sopra, era un’espressione di sottomissione al re. Ebbene la folla non vuole questo messia di pace, ma vuole un re al quale sottomettersi. โmentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla stradaโ, questi rami tagliati dagli alberi richiamano la festa delle capanne, la festa dove, secondo la tradizione, il messia si sarebbe manifestato, quindi intendono accogliere questo Gesรน come il re trionfatore.
โla folla che lo precedevaโ, ecco non รจ Gesรน che guida il corteo, ma c’รจ una folla che lo precede: come il tentatore l’ha portato a Gerusalemme sul pinnacolo del tempio, cosรฌ ora seguono, continuano le tentazioni di Gesรน, e indicano a Gesรน la strada da prendere, e qual รจ la strada da prendere? Quella del potere e quella del dominio. โe quella che lo seguiva, gridavaโ, purtroppo Gesรน รจ messo in mezzo: sia quelli che lo precedono, sia quelli che lo seguono, gridano โOsannaโ, Osanna รจ un’espressione ebraica che significa: โsalvaci dunqueโ, Osanna a chi? โal figlio di Davide!โ, ecco il grande equivoco, che porterร poi gli stessi che ora gridano Osanna, a gridare: โcrocifiggiโ. Pensano che Gesรน sia il figlio di Davide, cioรจ un messia come Davide. Davide รจ stato il grande guerriero, il grande re, che, attraverso un bagno di sangue, รจ riuscito a riunificare le tribรน d’Israele, loro รจ questo che attendono. Qando si accorgeranno che Gesรน non รจ il figlio di Davide, non sapranno che farne di questo messia, e sceglieranno Barabba, e, per Gesรน, chiederanno la crocifissione.
โMentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la cittร fu presa da agitazioneโ, il verbo adoperato dall’evangelista, รจ quello che indica il terremoto, un sisma. La cittร รจ terremotata: come all’inizio, all’annuncio della nascita, รจ stata turbata, ora, all’ingresso di Gesรน a Gerusalemme, viene turbata, perchรฉ รจ la cittร che assassina, che uccide i profeti, e ucciderร anche il figlio di Dio, โe dicevaโ, quasi con disprezzo: chi รจ questo? โChi รจ costui?โ. La cittร santa non conosce il โDio con noiโ, come Gesรน รจ stato presentato, perchรฉ il suo Dio รจ un altro, รจ l’interesse, la convenienza, รจ
mammona, รจ il tesoro del tempio. Questa cittร non solo non va incontro al messia che viene, ma addirittura รจ infastidita: chi รจ questo? โE la folla rispondeva:โ, ed ecco il grande equivoco, โยซQuesti รจ il profeta Gesรน, da Nร zaret di Galileaยปโ, la Galilea era la regione turbolenta, da dove nascevano i rivoluzionari, gli zeloti, coloro che volevano combattere contro il dominio romano. Si ricorda Giuda il Galileo che, nel 6 e 7 d.C., iniziรฒ ben due rivolte contro i romani, finite con un bagno di sangue. Ecco quello che la cittร si aspetta. Quando s’accorgeranno che Gesรน non รจ il figlio di Davide, ma รจ il figlio di Dio, non sapranno che farne.
