
Leggendo questa frase di Gesuโ mi sono chiesto se fosse piรน frutto di incredulitร del Maestro di fronte al tentativo di ucciderlo o la sua ennesima โ provocazione โ per far riflettere i giudei.
Provando a fare un poโ di โ contemplazione ignaziana โ sul testo devo dire che propendo piรน per la seconda ipotesi.
Gesuโ…se la va proprio a cercare; i giudei vogliono lapidarlo e lui li provoca!!!
A questo punto esce fuori, perรฒ, il pensiero autentico dei suoi persecutori: โ Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perchรฉ tu, che sei uomo, ti fai Dio โ.
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Il punto chiave รจ sempre lo stesso: i Giudei non riescono a fare il salto, a comprendere che Gesuโ non รจ solo un โ bravโuomo โ ma Dio stesso.
Le opere da lui compiute non sono state sufficienti a convincerli della sua natura divina.
E..allora, Gesuโ prova, ancora una volta, a farli riflettere, utilizzando parole, a loro note, contenute nella Sacra Scrittura.
Dice il Maestro: โ Non รจ forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dรจi โ? Ora, se essa ha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non puรฒ essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perchรฉ ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perchรฉ sappiate e conosciate che il Padre รจ in me, e io nel Padre โ.
Gesuโ fa un chiaro richiamo al Salmo 82, ove Dio, rivolto ai giudici terreni, usa le seguenti espressioni: โ Io ho detto: ” Voi siete dei, siete tutti figli dell’Altissimo”. Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti โ.
Gesuโ voleva pertanto dire ai Giudei, che se stesso le scritture definivano โ dei โ degli uomini mortali, i giudici, perchรฉ avevano un potere di emettere sentenze, non vi era motivo di dare del โ bestemmiatore โ a lui che, per mezzo delle opere compiute, aveva loro dimostrato di essere Dio.
Maโฆ.. il tentativo di spiegazione non riesce, tanto รจ vero che, come dice il testo: โ cercarono nuovamente di catturarlo โ.
Cosa dice a noi questo brano?
Che siamo ancora increduli.
Anche noi non riusciamo a fare in pieno il cammino che ci porta a riconoscere Gesuโ come โ Figlio di Dio โ, come colui che รจ nel Padre e il Padre รจ in lui.
Ci fermiamo, purtroppo, allโumano di Gesuโ.
Ci emozioniamo, pertanto, dinanzi alle tante belle opere da lui compiute, lo consideriamo un personaggio importante dellโumanitร , uno a cui, magari, conferire โ un premio Nobel per la pace alla memoria โ ma…Dio no, non puรฒ essere.
Siamo ancora ciechi, fratelli.
Il percorso di guarigione ci deve portare a riconoscere lui, la sua presenza, negli eventi della nostra vita quotidiana, che non sono casuali, ma sono input per la nostra guarigione, laddove opportunamente interiorizzati e meditati.
Ci puoโ aiutare, in questo nostro cammino, il versetto del Vangelo di oggi, giร sopra riportato, in cui Gesuโ cita il salmo 82.
Ho giร sopra accennato che gli โ dei โ erano i โ giudici terreni โ ma, ora, voglio pensare a quelle parole come riferite a noi tutti.
La Sacra Scrittura chiama dei โ coloro ai quali viene rivolta la parola di Dio โ.
Fratelli, ma a chi รจ rivolta la parola di Dio?
A noi.
Pertanto se la facciamo nostra, la interiorizziamo, anche noi saremo โ dei โ, nel senso che avremo la possibilitร di riconoscere che Gesu non bestemmia quando dice che โ il Padre รจ in me ed io nel Padre โ ma afferma la VERITAโ, che รจ lui stesso, la sua Parola.
Nutriamoci quindi della Parola e la nostra cecitร sarร svelata, dandoci la possibilitร di vedere Gesuโ negli accadimenti della nostra vita e di riconoscerlo come nostro Salvatore.
Allora saremo DEI.
Buona giornata e buona meditazione a tutti.
