Il Cammino Pasquale dal Dio dei nostri padri a Dio Padre
Il cammino quaresimale in questa III domenica ci incoraggia a dare un svolta, a fare una scelta, a prendere una decisione, ha fare una virata , come le barche a vela in mare aperto, non perchรจ dobbiamo faticare altrimenti che quaresima รจ, ma perchรจ โne vale la penaโ nel vero senso della parola.
Improvvisamente la liturgia non ci fa piรน leggere il Vangelo di Matteo, ma per tre domeniche di seguito ci sarร una incursione giovannea al nostro percorso, la Samaritana, il cieco nato e la risurrezione di Lazzaro ci prepareranno alla santa settimana. Perchรจ?
Questi tre passi evangelici erano per le primitive comunitร cristiane โcatechesi battesimaliโ, ossia testi di preparazione al battesimo, cammini comunitari e personali prima di ricevere il battesimo, da adulti ovviamente, come segno di adesione piena al Vangelo.ย Giovanni ci dice che Gesรน โdovevaโ passare dalla Samaria, attenzione, non era obbligato geograficamente a passare di lรฌ, non era lโunica strada per andare verso la Galilea, anzi, tuttโaltro, nessun โpio giudeoโ si sarebbe mai permesso di passare in quella terra di gente โcontaminataโ, traditrice, lontana, maledetta.
Quello di Gesรน รจ un obbligo di Amore, lui sta andando lรฌ per un incontro, per un appuntamento ben preciso, lui lรฌ deve incontrare una donna, Samaritana. Una donna senza nome, che rappresenta il credente, ogni credente, ma anche la comunitร , ogni comunitร , religiosa, politica, sociale, parrocchiale, ogni comunitร di uomini e donne. Non รจ quest il contesto per analizzare ogni versetto di questo Vangelo, ma credo che in sintesi ciascuno di noi allโinterno della sua comunitร , di ogni sua relazione, di ogni stare insieme รจ posto sempre di fronte a cinque ย domande molto profonde.
La prima , acqua di pozzo o acqua di sorgente, Gesรน e la Samaritana sono seduti sullo stesso posto, eppure lei ci vede solo un pozzo, acqua ferma, stagnante, difficile da prendere, statica a volte puzzolente, mentre Gesรน ci vede sempre una sorgente di acqua vivente, zampillante, dinamica, sempre a disposizione, molto di piรน di ogni sete umana.ย Mariti o sposo, chi abbiamo incontrato, chi abbiamo scelto, chi cerchiamo? Lo sposo รจ tale solo il giorno del matrimonio, tutto il resto del tempo lo chiamiamo marito, eppure รจ la stessa persona, qualโรจ la differenza? Lo sposo รจ tale perchรจ รจ sempre in una relazione di festa, di gioia, di celebrazione, di liturgia, il marito ad un certo punto rischia di stufare, infatti la Samaritana ne aveva collezionati 5+1.
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La Samaritana รจ preoccupata di un dove incontrare, di un dove pregare, di una sicurezza esterna a lei, Gesรน invece la riporta e la rimanda sempre al suo โdi dentroโ, alla qualitร , al come, allo spirito e alla veritร . Eย allora noi, dove o come, dentro o fuori?
E infine, dopo aver fatto definitivamente la scelta, dopo aver colto in questo incontro la Veritร della sua vita, la Samaritana fa la scelta, lascia la brocca, lโunica e ultima sicurezza che le era rimasta, e va ad annunciare la Parola e non a chiacchierare su questo incontro. La nostra vita ha da essere Parola e non chiacchiera, per poter essere sorgente di vita zampillante affinchรฉ ogni incontro abbia la sua dimensione di festa, il suo spessore liturgico, la sua postura pasquale. Buona domenica a tutti!
Sr. Myriam (Miriam DโAgostino) del Monastero Benedettino di Sant’Anna – Bastia Umbra
