Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 14 Marzo 2020 – Lc 15, 1-3. 11-32

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Il commento alle letture del 14 Marzo 2020 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ

SABATO 14 MARZO (Lc 15,1-3.11-32)

Nella Parola del figlio che abbandona la casa del padre si compie la profezia di Isaia: โ€œEppure il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietร  di voi, perchรฉ un Dio giusto รจ il Signore; beati coloro che sperano in lui. Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai piรน piangere. A un tuo grido di supplica ti farร  grazia; appena udrร , ti darร  risposta. Anche se il Signore ti darร  il pane dellโ€™afflizione e lโ€™acqua della tribolazione, non si terrร  piรน nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: ยซQuesta รจ la strada, percorretelaยป, caso mai andiate a destra o a sinistra. Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte dโ€™argento; i tuoi idoli rivestiti dโ€™oro getterai via come un oggetto immondo. ยซFuori!ยป, tu dirai loro. Allora egli concederร  la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno, e anche il pane, prodotto della terra, sarร  abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerร  su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti dโ€™acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna sarร  come la luce del sole e la luce del sole sarร  sette volte di piรน, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerร  la piaga del suo popolo e guarirร  le lividure prodotte dalle sue percosseโ€ (Is 30,18-26). Scribi e farisei proprio questo stanno facendo: negano ad ogni uomo lโ€™accesso a questa grande misericordia e amore infinito del Padre.

In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป. Ed egli disse loro questa parabola: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.

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Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Veramente Gesรน non รจ venuto per abolire la Legge e i Profeti, ma per dare loro compimento. Gesรน conferma tutta la ricchezza dellโ€™amore del Padre suo. Ci si puรฒ convertire, si puรฒ tornare pentiti al Signore, si puรฒ bussare alla sua porta. Lui sempre ci ridona la dignitร  filiale perduta e ci introduce nella gioia del suo cuore. Oggi noi abbiamo distrutto la vera misericordia di Dio in nome di una falsa misericordia. Possiamo rimanere nel nostro peccato e alla fine il Signore ci accoglierร  nella sua casa. Menzogna piรน grande non esiste. La misericordia del Signore รจ nel pentimento.

Madre di Dio, Angeli, Santi, liberateci da ogni pensiero stolto di falsa misericordia.

Fonte@MonsDiBruno

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