“cโera un uomo che possedeva un terreno e vi piantรฒ una vigna. La circondรฒ con una siepe, vi scavรฒ una buca per il torchio e costruรฌ una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andรฒ lontano”.
Siamo possessori di una vigna che ci รฉ stata affidata, ma che non รฉ nostra! Spesso dovremmo ricordarcelo, che tutto quello che siamo, tutto quello che abbiamo, non รฉ mai del tutto nostro, perchรฉ non sei tu che hai scelto di venire al mondo, non sei tu ad aver scelto di essere uomo o donna, non sei tu ad aver scelto dove nascere, in quale famiglia, in quale epoca…
Tutto ti รฉ stato donato, e tutto ti รฉ stato affidato perchรฉ tu custodisca questa vigna e possa portare frutto… E questa vigna ha tutto, una siepe che la protegge, un torchio per lavorare, una torre dove poter abitare e conservare il lavoro…
Ma davanti a tutto questo possiamo agire in due modi: sentircene padroni e cosรฌ diventare omicidi, ossia dimenticarci di chi ce l’ha donata facendolo fuori dalla nostra vigna, o esserne grati perchรฉ la nostra vita รฉ un dono di questo signore!

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Coordinatore del Centro diocesano vocazioni della Diocesi di Frosinone
