d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 4 Marzo 2020 – Lc 11, 29-32

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Come mai nella Bibbia si esalta cosรฌ tanto la richiesta a Dio di un cuore docile da parte del giovane re Salomone? Non dovrebbe risultare qualcosa di naturale, almeno nelle guide religiose? Sembra perรฒ che talora non si riscontri facilmente questo atteggiamento. Tanti bravi educatori desiderano sinceramente crescere nella fede, nella caritร , certi profeti aprono strade nuove ma in qualche caso non si vede un certo desiderio della sapienza, di imparare Dio, lโ€™uomo, il mondo, da Dio stesso e, in Lui, dagli altri.

Anche chi cerca la sapienza puรฒ non esserne assetato, non venendo facilmente portato oltre la propria riduttiva concezione della sapienza. Che puรฒ essere per esempio spiritualistica, di un cammino spirituale delle sole intenzioni, allora poco incarnate. O puรฒ venire ridotta ad intellettualismo astratto. O a praticoneria.

Senza una grande grazia puรฒ ottenere scarsi effetti anche il segnalare la decisivitร  a tutto campo della ricerca del discernere non razionalistico, non spiritualistico, non pragmatistico ma divino e umano, del cuore integrale, di Gesรน. Il tornare sempre piรน attento al Gesรน dei vangeli. Come cresceva, come discerneva, come credeva, come amava.

Forse per questi motivi si parla come di cosa straordinaria anche del lungo viaggio della regina del Sud. Non interessa che anche solo un briciolo di sapienza possa consentire di vivere in tuttโ€™altro modo? Talora pare proprio di no. Agli antipodi di questi sconfinati doni, poi, troviamo la chiusura consapevole e volontaria alla luce. Alla fede.

Il segno di Giona รจ il segno di un Dio che, come Giona, non vuole venire. Eppure quando Giona finalmente si decise a predicare gli abitanti di Ninive si convertirono. Invece per alcuni (sempre o quasi gente del vario potere?) tra quelli della generazione di Gesรน che hanno ricevuto la grazia per riconoscerlo, il Messia, che in realtร  arde dal desiderio di donare vita piena a ciascuno, non รจ proprio venuto.

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A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog


A questa generazione non sarร  dato che il segno di Giona.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 11, 29-32 In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesรน cominciรฒ a dire: ยซQuesta generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร  dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poichรฉ, come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dell’uomo lo sarร  per questa generazione. Nelย giorno delย giudizio, la regina del Sud si alzerร  contro gli uomini di questa generazione e li condannerร , perchรฉ ella venne dagli estremi confiniย della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grandeย di Salomone. Nel giorno del ย giudizio, gli abitanti di Nรฌnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchรฉ essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grandeย di Gionaยป. Parola del Signore

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