Medita
Il digiuno, in tutte le religioni, ha un valore profondo, valore che rimanda all’essenziale oltre che valore di purificazione dell’organismo e della mente. Il vangelo di oggi ci richiama al senso cristiano del digiuno, che รจ quello dell’attesa dello sposo. Gesรน risponde con un paragone: quando lo sposo sta con gli amici, cioรจ durante la festa delle nozze, loro non hanno bisogno di digiunare. Gesรน si considera lo sposo. I discepoli sono gli amici dello sposo. Durante il tempo in cui lui, Gesรน, sta con i discepoli, รจ la festa delle nozze. Verrร un giorno in cui lo sposo non ci sarร piรน. Allora, possono digiunare se cosรฌ vogliono. In questa frase Gesรน allude alla sua morte.ย La Bibbia fa molto riferimento al digiuno. Era una forma di penitenza per giungere alla conversione. Mediante la pratica del digiuno, i cristiani imitavano Gesรน che digiunรฒ quaranta giorni.ย ย Anche se oggi il digiuno รจ meno usato, l’obiettivo alla base di questa pratica continua inalterato ed รจ una forza che deve animare la nostra vita: partecipare alla passione, morte e risurrezione di Gesรน. Dare la propria vita per poterla possedere in Dio. Prendere coscienza del fatto che l’impegno con il Vangelo รจ un viaggio senza ritorno.
Rifletti
L’atto di santitร di oggi non รจ un digiuno ipocrita. ร non vergognarsi della carne di Cristo: รจ il mistero del corpo e del sangue di Cristo. ร andare a dividere il pane con l’affamato, a curare gli ammalati, gli anziani, quelli che non possono darci niente in contraccambio: quello รจ non vergognarsi della carne. (Papa Francesco)
Prega
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestร
e le tue meraviglie voglio meditare.
(Salmo 145)
Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
Quando lo sposo sarร loro tolto, allora digiuneranno.
