Il commento alle letture del 28 Febbraio 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Verranno giorni quando lo sposo sarร loro tolto
VENERDร 28 FEBBRAIO (Mt 9,14-15)
Lo Sposo che sarร tolto รจ Cristo Gesรน. Cosรฌ parla Giovanni ai suoi discepoli: โNacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: ยซRabbรฌ, colui che era con te dallโaltra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a luiยป. Giovanni rispose: ยซNessuno puรฒ prendersi qualcosa se non gli รจ stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: โNon sono io il Cristoโ, ma: โSono stato mandato avanti a luiโ. Lo sposo รจ colui al quale appartiene la sposa; ma lโamico dello sposo, che รจ presente e lโascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia รจ piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuireยป (Gv 3,25-30). Portare ogni anima a Cristo Gesรน รจ il vero nostro apostolato, la vera nostra missione. A nulla serve la pastorale se non prepara spose degne di Cristo Signore. Per questo urge abbandonare ogni immanenza di peccato e riportare tutto nella trascendenza.
San Paolo rivela cosa ha fatto Cristo Gesรน per la sua sposa: โNel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti รจ capo della moglie, cosรฌ come Cristo รจ capo della Chiesa, lui che รจ salvatore del corpo. E come la Chiesa รจ sottomessa a Cristo, cosรฌ anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dellโacqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia nรฉ ruga o alcunchรฉ di simile, ma santa e immacolata. Cosรฌ anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poichรฉ siamo membra del suo corpo. Per questo lโuomo lascerร il padre e la madre e si unirร a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero รจ grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Cosรฌ anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il maritoโ (Ef 5,21-33). Se Cristo ha lavato me nel suo sangue, a Lui debbo dare il mio sangue, che รจ sangue del suo corpo, perchรฉ Lui possa lavare ogni altro uomo. ร questo il digiuno che Gesรน chiede ai suoi discepoli: privarsi non di cibo, ma dellโintera loro vita per farne un dono a Lui. Ne ha bisogno per redimere, salvare, purificare le anime tutte chiamate a divenire sue mistiche spose, spose caste, fedeli, che offrono a Lui la vita per la salvezza del mondo.
Gesรน con le spose che rimangono fedeli al loro dono di amore, cioรจ al dono del loro corpo santificato dalle virtรน, celebrerร le nozze eterne nella Gerusalemme Celeste: โLo Spirito e la sposa dicono: ยซVieni!ยป. E chi ascolta, ripeta: ยซVieni!ยป. Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente lโacqua della vita. A chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro io dichiaro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio gli farร cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e se qualcuno toglierร qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio lo priverร dellโalbero della vita e della cittร santa, descritti in questo libro. Colui che attesta queste cose dice: ยซSรฌ, vengo presto!ยป. Amen. Vieni, Signore Gesรน. La grazia del Signore Gesรน sia con tutti (Cfr Ap 22,1-21). Ecco il significato vero del digiuno cristiano: privarsi della propria vita per farne dono a Cristo.
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In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน i discepoli di Giovanni e gli dissero: ยซPerchรฉ noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?ยป. E Gesรน disse loro: ยซPossono forse gli invitati a nozze essere in lutto finchรฉ lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร loro tolto, e allora digiunerannoยป.
Il cristiano, se vuole dare il suo corpo a Cristo per la redenzione dei suoi fratelli, deve essere interamente governato da ogni virtรน. Per questo dovrร anche privarsi, liberarsi da ogni vizio, ogni peccato, ogni trasgressione della Parola del Signore. Questa astensione dal male deve essere quotidiana. Non deve digiunare per quaranta giorni, ma per tutti i giorni della sua vita. Se sarร fedele a questo digiuno, il dono รจ perfetto.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a liberarci dal male per essere dono per Cristo.
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