“Ed egli domandava loro: Ma voi, chi dite che io sia? Per conoscere una persona ci vuole il tempo, ci vuole il cammino, e che vuol dire fare l’esperienza, essere coinvolti nella vita dell’altro. Gesù interroga, sempre erano gli altri che chiedevano chi è costui?
Invece adesso è lui che dice a me, a te: Ma voi, chi dite che io sia? Non sono più io a metterlo in questione, è Lui che mi mette in questione chiedendomi, ma io per te chi sono? La domanda è molto concreta e dovrebbe provocarci, dovrebbe farci scoprire o meglio riscoprire quell’esperienza viva di Gesù. L’esperienza del tocco, l’esperienza quando ci ha tolto cecità, l’esperienza quando ci ha preso per mano.
L’esperienza! E da questa domanda che comincia la nostra fede. Perché la fede è rispondere alla domanda di Dio. Il passare dall’interrogare a essere interrogati è un invito ad una comprensione più profonda di lui perché possiamo scoprire meglio chi siamo noi. “Pietro gli rispose: Tu sei il Cristo.”
Pietro lo fa in nome di tutti, Gesù è il Cristo, è la nostra speranza è il nostro Messia che desideriamo e aspettiamo. Tu sei per noi il Cristo, la speranza! Però stiamo attenti che non diventi il Cristo a misura dei nostri ragionamenti. Lui ci dice di seguirlo, di andare dietro Lui se vogliamo vita vera. La vita che è generata dal suo amore per noi, la vita che vale la pena vivere.
Gesù ci fa capire che nonostante tutte le sofferenze non scappa, il suo amore è più grande di ogni sofferenza. Essere in relazione con lui, rispondere alla sua domanda, non secondo gli uomini, ma secondo Dio, anche per noi l’amore sarà più grande della sofferenza.
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Fra Marin Berišić – su Facebook
Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
