ร piรน semplice camminare da soli, tenere conto solo del proprio ritmo nel passo; ci fa fatica doverci adeguare al passo di chi resta indietro, dover rallentare per lui. Ma il Signore ci raggiunge dove siamo, che sia avanti o indietro, e ci richiama a uno sguardo e a un passo condiviso sul mondo, ci manda a due a due proprio perchรฉ nessuno resti indietro o affronti da solo le insidie della strada. In quei settantadue ci siamo dentro tutti.
Lungo il cammino puรฒ capitare di perdersi e di dimenticare il proprio nome, di essere tentati di trasformarci in qualcosa di diverso da quello che siamo, di confondersi con i lupi. In quei momenti chi ci รจ accanto puรฒ ricordarci chi siamo veramente e aiutarci a restare fedeli a noi stessi, puรฒ farsi custode dei nostri ricordi, memoria per noi, testimone della nostra vita, da qui lโimportanza dellโessere (almeno!) in due.
Siamo mandati ad annunciare proprio questo modo di stare in relazione, di chi prega perchรฉ il grano maturo dellโamico non marcisca ma diventi nutrimento per altri, di chi sa restare disarmato e indifeso di fronte alla violenza, di chi non ha bisogno di portare nulla perchรฉ porta solo se stesso, cosรฌ comโรจ.
Possiamo capire il termine insieme se ci liberiamo dei sandali, di tutto quello con cui proteggiamo i nostri passi, e ci mettiamo al servizio dellโaltro come se fosse questione di vita o di morte, senza lasciarci distrarre lungo la strada. Siamo chiamati a non spezzare la pace, a non pretendere quello che non possono darci, ma ad avere un passo leggero nelle case che sono le vite degli altri, a lasciarci accogliere e accogliere, nutrire e guarire, restando il tempo che serve ad aprire gli occhi su un regno che รจ giร qui.
La buona notizia che portiamo non รจ una meta, รจ proprio questo andare davanti al Signore che sta per raggiungerci, in questo rincorrerci e aspettarci, farci vicini, camminando accanto come fratelli.
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Caterina Bruno

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
La messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 1-9
In quel tempo, il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: โPace a questa casa!โ. Se vi sarร un figlio della pace, la vostra pace scenderร su di lui, altrimenti ritornerร su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโaltra.
Quando entrerete in una cittร e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โร vicino a voi il regno di Dioโยป.
Parola del Signore
