Oggi, festa della conversione di Paolo, veniamo proiettati in avanti, sbilanciati prepotentemente verso lโesterno. Ma forse oggi sarebbe importante lasciare che lโamore del Signore tocchi quei luoghi โnon battezzatiโ che abitano nel nostro cuore. Quelle situazioni personali o comunitarie che reputiamo senza speranza. In cui cediamo allo sconforto, finendo per ripiegarci su ciรฒ che crediamo di poter controllare ed in cui ci sentiamo al sicuro. Sono proprio quei contesti che la festa di oggi desidera guarire, che, paradossalmente, ci indicano a chi indirizzare il nostro annuncio.
Azioni concrete che dovrebbero generare delle reazioni evidenti della Sua presenza, dellโinstancabile lavorio di Dio nella nostra storia. I segni che potrebbero accompagnare il nostro essere stati visitati saranno di agire con discernimento, opponendoci con forza a ciรฒ che ci chiude allโamore, alla fiducia ed alla speranza.
Nello sperimentare quella libertร , che dovrebbe caratterizzare tutti i figli di Dio, potremmo parlare al cuore delle persone che incontreremo a partire dal loro unico e personalissimo linguaggio. Sperimenteremo, allora, di avere la capacitร di lasciarci scivolare addosso i veleni che ci potrebbero sputare addosso. Proprio perchรฉ guariti dalla paura di doverci e dover salvare, potremmo offrire itinerari salutari e generare ambienti salubri in cui veder fiorire il Regno di Dio.
Ricordando sempre che la gioia con cui noi saremo capaci di vivere il Vangelo, nonostante i dubbi e le cadute, sarร la modalitร piรน feconda di annunciare la Buona Notizia!
Narciso Sunda SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
