Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 21 Gennaio 2020

La scena del vangelo di oggi, dove due visioni della Legge di Dio si confrontano, non è tanto lontana da noi. Questo confronto e questa lotta avvengono tra di noi e dentro di noi.

La maturazione nella comprensione della Legge morale passa dalla fissazione sulle norme, come macigni che passano sui cadaveri dei malcapitati, a una visione che guarda la persona negli occhi, riconosce le situazioni e coglie la finalità della norma.

In altre parole, passa alle norme come mattoni che costruiscono una vita, una relazione, la santità. I più timorosi vedono in ciò l’abolizione di ogni certezza. I più progressisti pensano così di poter fare tutto quello che pare a loro.

Da questo vangelo trapela una via media: la certezza c’è, ed è la consapevolezza dell’amore di Dio che con la norma ci vuole custodire, non annientare; il criterio c’è, ma non è l’arbitro individuale, ma la relazione di amore che la norma vuole custodire e far fiorire.

Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 2, 23-28 In quel tempo, di sabato Gesù passava tra i campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: ” Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”. Ed egli rispose loro: ” Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!”. E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo  e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”. Parola del Signore

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