Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 19 Gennaio 2020

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Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco lโ€™agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

Ti sarร  capitato che, vedendo arrivare un amico, o una persona cara, esclami un โ€œcarissimo!โ€ Oppure spalanchi le braccia e fai un bel sorriso, magari ti scappa anche una lacrima per lโ€™emozione. In quel momento sei trasportato dallโ€™onda di ricordi, esperienze, vissuti. Qualcosa di simile deve aver vissuto Giovanni, quando vede Gesรน: non lo chiama per nome, ma usa unโ€™immagine, per esprimere tutto ciรฒ che sta vivendo.

  • Lโ€™agnello. Il piccolo del gregge, lโ€™ultimo nato, cerca la mamma, chiede tutela e difesa. Il cucciolo di pecora รจ anche speranza nel futuro, speranza per il pastore, che ingrandisce il suo gregge, speranza per le altre pecore, sempre piรน numerose, e quindi un poโ€™ piรน forti.
  • Lโ€™agnello di Dio. Colui che รจ diventato fragilitร  dellโ€™Onnipotente e piccolezza dellโ€™Altissimo, carne dello Spirito. Giovanni coglie e sintetizza lโ€™incarnazione del Verbo nei suoi due estremi: lโ€™agnello di Dio รจ la dimostrazione concreta e tangibile che Dio รจ uno di noi, non solo a Natale, non solo nelle grandi occasioni. Lโ€™umano e il divino sono ormai unโ€™unica e inscindibile realtร  in Gesรน di Nazareth.
  • Colui che toglie il peccato del mondo. Il cosmo รจ ordine, bellezza, precisione, tutto risponde a un progetto il cui equilibrio desta stupore e meraviglia. In questo ordine interviene un disordine, il caos nel cosmo, il brutto nel bello. Lโ€™equilibrio viene smarrito, si cade, ci si fa male, si perde lโ€™orientamento, รจ buio e non riconosciamo piรน il volto di chi ci รจ fratello; in questo disordine anche il volto di Dio รจ offuscato, la sua voce dispersa tra gli urli e i lamenti, rumori di angoscia e di morte. Lโ€™agnello, il piccolo del gregge, riporterร  ordine, dal caos al cosmo, dalle tenebre alla luce, Lui ristabilirร  quellโ€™equilibrio da tutti desiderato, e darร  vita nuova alle nostre morti, gioia nei nostri volti, e Dio sarร  il Padre che accoglie. Il debole diventa forte, il piccolo diventa grande. No, non รจ un incantesimo, e neppure un miracolo. La vita del Figlio รจ una vita fortemente umana, concreta, pratica, e per togliere il peccato del mondo non pronuncia una formula magica, ma vive fino in fondo la realtร  umana, la nostra, mettendosi sotto i piedi di tutti, cosicchรฉ quando si ergerร , solleverร  anche noi con Lui, portandoci in salvo.

Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nellโ€™acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israele.

Io non lo conoscevo. Inizia sempre cosรฌ una storia, una relazione, unโ€™amicizia. Ci si incontra, si scoprono affinitร  e diversitร , si costruisce qualcosa, ci si scontra e incontra di nuovo. Pur non conoscendolo, Giovanni battezza, non per convertire gli altri, non per essere un bravo e zelante missionario: Giovanni battezza perchรฉ Gesรน fosse manifestato a Israele, e quindi anche a lui. Tante volte ci facciamo mille problemi su come fare a credere, a pregare, a sperare. Ebbene, questo proposto da Giovanni รจ un ottimo punto di partenza: non aver paura di dire โ€œio non lo conoscoโ€, sarร  come trovare il bandolo della matassa, e iniziare a creare il gomitolo.

Perchรฉ egli fosse manifestato. Questo perchรฉ รจ la chiave dellโ€™equilibrio ritrovato: manifestazione รจ sinonimo di conoscenza, se conosco posso amare, se amo creo e diffondo bellezza. Giovanni predica e amministra un battesimo di penitenza, con la speranza di aprire i propri e gli altrui occhi, in modo da vedere Colui che riporta ordine e bellezza.

Io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dio.

Giovanni ora non usa piรน immagini e metafore: lโ€™agnello รจ il Figlio di Dio, inequivocabilmente Lui, Gesรน Cristo, Verbo del Padre, nato da Maria. La non conoscenza diviene conoscenza, manifestazione, visione, testimonianza. Non lo conosco, accetto di non sapere chi sia, mi rassegno a non avere tutte le risposte, tuttavia non rimango fermo ma cammino, mi muovo, finchรฉ quel volto senza nome e senza storia diventa un volto amico, un volto amato, un volto che si manifesta, io lโ€™ho visto, lโ€™ho riconosciuto, e ora non posso fare altro che testimoniarlo, con la mia vita sgangherata e inadeguata. Testimoniare significa rendere la mia vita un riflesso della Sua, come i rami degli alberi in inverno, che lasciano passare i raggi del sole: non possono fare altrimenti.

La bellezza viene ristabilita da un agnello, che non teme di non essere riconosciuto; il suo belato riconduce a casa chi รจ disperso. Gli occhi di Giovanni si aprono e la sua vita rende testimonianza. Il suo perchรฉ ha raggiunto la meta, la bellezza รจ posta nelle tue mani: ora tocca a te.

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A cura di Luca Rubin

Sito Web

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]


Letture della Domenica
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VERDE

Prima Lettura

Ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza.

Dal libro del profeta Isaรฌa
Is 49,3.5-6

Il Signore mi ha detto: ยซMio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterรฒ la mia gloriaยป. Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poichรฉ ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: ยซรˆ troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribรน di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza fino all’estremitร  della terraยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 39 (40)

R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontร .

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si รจ chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. R.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto nรฉ sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: ยซEcco, io vengoยป. R.

ยซNel rotolo del libro su di me รจ scritto
di fare la tua volontร :
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge รจ nel mio intimoยป. R.

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. R.

Seconda Lettura

Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesรน Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnzi
1 Cor 1,1-3

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesรน per volontร  di Dio, e il fratello Sรฒstene, alla Chiesa di Dio che รจ a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesรน, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesรน Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesรน Cristo!

Parola di Dio

Vangelo

Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1, 29-34

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli รจ colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che รจ avanti a me, perchรฉ era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israeleยป. Giovanni testimoniรฒ dicendo: ยซHo contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dioยป.

Parola del Signore

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