Ciao a tutti sono Anna,
sono anziana, รจ vero, ma mi mantengo beneโฆho fatto una vita tranquilla dopo aver perso il mio unico amore, senza aver neanche il tempo di aver dei figli, senza il tempo di sentirmi amata, di amare.
Mi รจ rimasto solo il tempio.
Mi sveglio tutte le mattine alle 6:00, faccio le mie abluzioni e poi prego.
Il momento piรน bello รจ quando il sole sโรจ giร affacciato al mondo e la brezza della mattina รจ leggera; ogni mattina, mentre gusto acqua calda con limone e miele, ricordo lโincontro con quella famiglia umile e devota, piena ancora della gioia di credere nellโamore.
Il loro bambino ha cambiato la mia vita: vidi il suo volto e il suo sguardo toccรฒ il mio cuore.
Non manca allโamore lโoccasione di guarire il cuore; la luce entra definitivamente nelle tenebre della vita attraverso le piccole cose.
Da quando ho perso il mio unico amore, ho pregato tanto e digiunato, perchรฉ non potevo dimenticare, mi mancava lโamore.
Attendevo di vedere, attendevo dโesser vista; la mia fede mi rendeva certa che lโattesa non sarebbe stata vana, perchรฉ la mia attesa era lโattesa di tutta Gerusalemme e Gerusalemme fa continuamente memoria della salvezza che ha giร conosciuto e attende.
Ricordo che alla fine ho visto: quella famiglia non attendeva, quella famiglia offriva lโattesa e riceveva la grazia.
Finalmente ho capito: dovevo smettere di attendere, era tempo di cominciare a lodare e ad andare incontro, perchรฉ il cammino dellโamore che ci viene incontro non ha fine.
Quel bambino e la sua famiglia hanno salvato la mia vita: nella semplicitร del quotidiano ho visto ancora che lโamore esiste e cresce, lโho incontrato negli occhi di un bambino.
Sono Anna e questa รจ la mia profezia: quello che cerchiamo si รจ giร compiuto nella piccolezza del quotidiano, lo ri-conosceremo.
Mounira Abdelhamid Serra

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
