Ieri Stefano, oggi Giovanni, lโapostolo, colui che รจ volato in alto, colui che ha penetrato il mistero piรน degli altri. La tradizione ha identificato il quarto evangelista con lโapostolo.
Oggi siamo investiti da una ventata di Pasqua in questo clima natalizio! Ieri abbiamo riflettuto sul significato del mistero della croce, rappresentato dalla morte di Stefano, oggi fissiamo lo sguardo sulla Pasqua nel vangelo in cui Giovanni vede e crede.
Se celebriamo quel bambino, se in lui riconosciamo il figlio di Dio รจ perchรฉ lo abbiamo ascoltato, lo abbiamo visto appeso e lo riconosciamo risorto. Celebriamo Natale perchรฉ crediamo nella resurrezione! ร pieno di resurrezione il Natale, pieno di speranza, pieno di sguardo che scruta lโaltrove.
Giovanni apostolo ci invita a vedere quel bambino e a riconoscere nei suoi occhi le profonditร del mistero, la presenza stessa di Dio. Giovanni รจ lโapostolo che piรน di ogni altro รจ riuscito a leggere la realtร con uno sguardo di fede. Davanti ad una tomba vuota lโapostolo crede, davanti ad un neonato piangente riconosciamo il grande progetto di Dio sullโumanitร .
Dio decide di venire in mezzo a noi, di farsi uomo, di raccontarsi. Per accoglierlo, per riconoscerlo, necessitiamo di uno sguardo profondo, della capacitร di guardare con il cuore, come fa Giovanni. Lโessenziale รจ invisibile agli occhiโฆ
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