Commento al Vangelo di domenica 22 Dicembre 2019 – Alberto Maggi

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Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 22 Dicembre 2019 – Quarta domenica di Avvento.

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GESร™ NASCERร€ DA MARIA, SPOSA DI GIUSEPPE, DELLA STIRPE DI DAVIDE

Il vangelo di Matteo si apre con la genealogia di Gesรน. Leggiamo in Matteo: โ€œGenealogia di Gesรน Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo, Abramo generรฒ Isacco…โ€ e via di seguito, c’รจ tutta una serie di generazioni. Per comprendere questo, bisogna situarsi nella cultura ebraica, nella lingua ebraica del tempo, dove non esisteva la parola genitori. C’era un padre, che รจ colui che genera, e la madre, colei che si limita a partorire. Nella nascita di un bambino non รจ che il papร  e la mamma contribuivano allo stesso modo: la madre era considerata una sorta di incubatrice, che soltanto riceveva il seme del marito, e poi, a suo tempo, lo espelleva, e quindi รจ un uomo che genera un maschio. Ebbene abbiamo tutta la genealogia di Gesรน, generazione dopo generazione, di uomini che generano altri uomini, finchรฉ arriviamo al versetto 16: โ€œGiacobbe…โ€, Giacobbe รจ il nonno di Gesรน padre di Giuseppe โ€œGiacobbe generรฒ Giuseppe…โ€ e qui ci si aspetterebbe, per la quarantesima volta, il verbo generare, e Giuseppe generรฒ Gesรน. Invece qui si tronca, si tronca questa genealogia: โ€œGiacobbe generรฒ Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale fu generato Gesรน, chiamato il Cristoโ€. C’รจ qualcosa di nuovo, c’รจ una novitร  incredibile: a Maria viene attribuito lo stesso verbo โ€œgenerareโ€ che si attribuiva alla generazione degli uomini. Cosa vuol dire l’evangelista? Che con Maria, quella tradizione nata alle origini del tempo, e che ha portato avanti tutta la storia d’Israele, si chiude con Giuseppe. Il padre quando generava un figlio, non gli trasmetteva soltanto la vita fisica, biologica, ma tutta la tradizione e la spiritualitร  del suo popolo, ebbene tutto questo prezioso capitale di storia si ferma a Giuseppe. Con Gesรน, con Gesรน c’รจ una nuova creazione.

Allora vediamo il brano che la liturgia ci presenta in questa domenica, รจ Matteo, il capitolo primo, dal versetto 18 al 24: โ€œCosรฌ fu generato Gesรน Cristo…โ€: letteralmente questa di Gesรน Cristo รจ la genesi, l’evangelista si richiama con la parola, con il termine, al primo libro della Bibbia, vuole indicare che in Gesรน c’รจ una nuova creazione, qualcosa di inedito, qualcosa di mai avvenuto. โ€œCosรฌ fu generato Gesรน Cristo…โ€, questa รจ la genesi di Gesรน Cristo, โ€œ…sua madre Maria…โ€ essendo non

promessa sposa, sposata: anche qui bisogna comprendere com’era l’istituzione matrimoniale al tempo di Gesรน: il matrimonio avveniva in due tappe: la prima parte che si chiamava sposalizio, e la seconda, un anno dopo, che erano le nozze, quindi il matrimonio divise in due parti. Qui Maria e Giuseppe si trovano nella prima fase, รจ giร  sposata, sono giร  marito e moglie, ma ancora non vivono insieme.

โ€œSua madre Maria essendo…โ€ quindi non โ€œ…promessa sposa…โ€, ma sposata di Giuseppe โ€œ…prima che andassero a vivere insieme…โ€, quindi prima che passassero nella seconda fase, quella della coabitazione nella casa paterna, โ€œ…si trovรฒ incinta per opera dello Spirito Santoโ€: che cosa ci vuole indicare l’evangelista con questa affermazione? Anzitutto andiamo ai termini: in ebraico il termine spirito, ruah, รจ femminile, in greco pneuma รจ neutro. Quindi l’evangelista evita assolutamente qualunque riferimento a quelle storie, che nel mondo pagano erano frequenti, di dรจi che si accoppiavano con delle fanciulle. Qui non si tratta di un accoppiamento di un maschio con una femmina, per questo l’evangelista adopera un termine neutro, ma lo Spirito Santo cos’รจ? รˆ la forza creatrice di Dio. Quello che รจ nato in Gesรน, รจ la stessa forza che ha dato inizio alla creazione. Nel libro della Genesi, alla quale Matteo si richiama, โ€œIn principio Dio creรฒ il cielo e la terra e lo spirito di Dio aleggiava sulle acqueโ€, ora lo Spirito di Dio ho fatto di nuovo irruzione in questa creatura.

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โ€œGiuseppe, suo sposo poichรฉ era un uomo giusto…โ€, giusto non ha il nostro significato morale, giusto significa fedele osservante di tutte le regole e le prescrizioni della legge, โ€œ…e non voleva accusarla pubblicamente…โ€, giร  nella prima fase del matrimonio, lo sposo e la sposa erano marito e moglie, e l’uomo si premuniva al riguardo, stabilendo che, in caso di adulterio, la donna andava lapidata. Ebbene Giuseppe รจ in dilemma, e questo dramma nei libri apocrifi, nel protovangelo di Giacomo, viene espresso molto efficacemente. C’รจ Giuseppe che afferma: โ€se nasconderรฒ il suo errore mi troverรฒ a combattere con la legge del Signoreโ€, quindi Giuseppe รจ di fronte ad un dramma: lui รจ un fedele osservante della legge, la legge gli comanda di denunciare e far ammazzare la donna adultera infedele, ma lui non se la sente. โ€œ…pensรฒ di ripudiarla in segreto…โ€: il ripudio era molto semplice a quel tempo, era un foglio di carta dove il marito scriveva semplicemente: โ€œtu da oggi non sei piรน mia moglieโ€, lo consegnava alla donna e questa andava via. I motivi per il ripudio erano molteplici, e quindi non c’era nessun problema ed รจ questo quello che Giuseppe sta pensando di farle.

โ€œMentre perรฒ stava considerando queste cose, gli apparve in sogno un angelo del Signore…โ€: รจ la prima volta nel vangelo di Matteo dove appare questa espressione โ€œangelo del Signoreโ€. Dio, nella cultura ebraica, era lontano dagli uomini, e, quando doveva intervenire nella vita degli uomini, non si presentava mai con la sua la divinitร , personalmente, ma attraverso quella formula che รจ โ€œl’angelo del Signoreโ€. โ€œL’angelo del Signoreโ€ non significa un angelo inviato da Dio, ma รจ Dio stesso quando entra in contatto, in comunicazione con gli uomini. E perchรฉ in sogno? Il sogno nel libro dei Numeri si legge โ€œse ci sarร  un vostro profeta, io Jahvรจ, il Signore, in visione a lui mi rivelerรฒ, in sogno parlerรฒ con luiโ€, Dio appunto รจ lontano dagli uomini, non si manifesta agli uomini direttamente, ma solo attraverso il sogno. Questo โ€œangelo del Signoreโ€ รจ la prima volta che appare, e compare tre volte in questo vangelo, e sempre per la vita. Qui รจ la prima volta, Dio che comunica la vita, poi apparirร  per difendere questa vita dalle trame omicide di Erode, e poi, al momento della resurrezione, per confermare che la vita, quando proviene da Dio, รจ indistruttibile.

โ€œ…e gli disse: ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.

Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo…โ€: ecco, c’รจ l’assicurazione di Dio che Maria non รจ una donna adultera, non ha tradito Giuseppe, ma in lei si รจ creato qualcosa di nuovo, รจ una nuova creazione che in Maria prende forma. โ€œ…ella darร  alla luce…โ€ letteralmente partorirร , โ€œ…un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร  il suo popolo dai suoi peccatiยป.โ€. Qui l’evangelista mette un nesso tra il nome di Gesรน e salvare il popolo dai peccati. Questo, nella nostra lingua italiana, non si puรฒ comprendere, ma nell’ebraico sรฌ: Gesรน in ebraico รจ Jeshuร , ed il verbo salvare, al futuro, salverร , si dice joshuร ; quindi in ebraico c’รจ un gioco di parola: lo chiamerai Jeshuร 

– Gesรน, egli infatti joshuร , salverร  il suo popolo. In italiano dovremo rendere con l’espressione: egli si chiamerร  salvatore, perchรฉ salverร  il suo popolo nei suoi in peccati. Matteo รจ l’unico evangelista che, nella cena del Signore, aggiunge le parole che il sangue di Gesรน รจ dato per cancellare, in condono dei peccati, i peccati non sono le colpe, le mancanze degli uomini, il peccato รจ un passato negativo, รจ un passato non conforme al desiderio di Dio.

โ€œTutto questo รจ avvenuto perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta…โ€, e si riferisce al capitolo settimo d’Isaia, al versetto 14, dove il profeta si rivolge al re Acaz, annunciando la nascita di un figlio, il futuro re Ezechia.

โ€œยซEcco, la vergine concepirร  e darร  alla luce un figlio: a lui sarร  dato il nome di Emmanueleยป…โ€ e qui รจ il punto dove l’evangelista ci voleva portare, รจ il filo conduttore di tutta la sua teologia, di tutto il suo vangelo, la grande novitร  che porterร  Gesรน, il Dio che si fa uomo, che significa Dio con noi. Perchรฉ filo conduttore? Perchรฉ appare qui all’inizio, tornerร  circa a metร  del vangelo, e poi alla fine di questo vangelo con le parole di Gesรน: โ€œio sono con voi per sempreโ€. Questa รจ la novitร  che Gesรน ci porta: un Dio non lontano, ma un Dio con noi. Allora, se Dio รจ con noi, non รจ piรน un Dio da cercare, ma da accogliere, e con Lui e, come Lui, andare verso gli uomini. Mentre prima l’umanitร  viveva per Dio, era orientata verso Dio, il traguardo era Dio, ora l’umanitร  con Gesรน vive di Dio, e, con Lui e come Lui, porta questa onda d’amore ad ogni creatura.

โ€œQuando si destรฒ dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato lโ€™angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposa.โ€, quindi Giuseppe viene presentato come il giusto nel vero senso, colui che, anche andando al di lร  della tradizione delle prescrizioni della legge, รจ in sintonia con la parola di Dio e la osserva, anche quando questa va contro le proprie consuetudini e regole religiose. Ma grazie a questa omissione dell’osservanza della legge, lo Spirito Santo si fa breccia e puรฒ formarsi una nuova vita, quella di Gesรน.


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