Per ben comprendere questa parabola non possiamo dimenticarci, come fa la liturgia, dei versetti 10 e 11 che precedono il brano di oggi, che cosรฌ recitano: โGuardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli perchรฉ vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che รจ nei cieli. ร venuto infatti il Figlio dellโuomo a salvare ciรฒ che era perdutoโ.
Ricordo anche il salmo 118, il salmo della Parola e dellโuomo giusto. Tale salmo al versetto 176, lโultimo di questo salmo molto lungo, dice: โCome pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo, perchรฉ non ho dimenticato i tuoi comandamentiโ. Questo salmo che ci presenta lโuomo che si ritiene giusto, termina ricordando che questโuomo nella sua giustizia si รจ smarrito: ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri, prega il fariseo al tempio, che torna a casa sua non giustificato! Questo uomo giusto capisce che ha bisogno di essere cercato perchรฉ lui stesso รจ pecora smarrita. Ma smarrita dove, se รจ cosรฌ bravo? Forse smarrito proprio nella sua giustizia che usa come clava contro il prossimo.
Abbiamo bisogno di essere cercati. ร bello essere cercati, ma ancora piรน รจ importante essere cercati non per le nostre professionalitร e/o bravure, quanto invece perchรฉ lโuomo e la donna esistono perchรฉ sono cercati nel loro essere smarriti. Non ci interessano le professionalitร tanto importanti anche allโinterno della chiesa, ci interessa la vita di ogni uomo, soprattutto quello smarrito. Se non vi รจ attenzione allo smarrito e allo smarrimento nostro e del prossimo, non vi puรฒ essere nรฉ comunitร nรฉ tantomeno famiglia.
Oltretutto รจ di una bellezza, quella bellezza che salverร il mondo, infinita. Ci ricorda anche il profeta Isaia (40, 11): โCome un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madriโ. Questa รจ la nostra fede, questo รจ il centro di ogni nostro agire. Non ci possono interessare piรน di tanto i bravi e i bei gruppi e movimenti: camminano da sรฉ, speriamo non come talebani. Ci debbono interessare le pecore smarrite di cui il mondo รจ pieno. Non abbiamo bisogno di piรน preti per la vita della nostra chiesa, abbiamo bisogno di gente che cerca e che dona attenzione allo smarrito andando per monti e colli, per valli e pianure.
Questo significa che al centro della nostra vita come popolo di Dio, sia nelle famiglie come nelle comunitร , cโรจ lโattenzione al piccolo. Lui รจ il piรน grande, lui รจ il piรน importante, lui รจ il fondamento di ogni convivenza. Ogni tipo di comunitร รจ possibile solo se al centro della sua vita non sta il desiderio di prevalere sullโaltro, quanto invece il servizio. Il servo non รจ piรน grande del suo padrone per questo Cristo, incarnazione della Trinitร , si รจ fatto servo, servo obbediente, perchรฉ potessimo finalmente cogliere che il Padre รจ a servizio dei suoi figli, la Madre non sta sopra di loro ma al loro livello. Diversamente come potrebbe portare gli agnellini sul petto? Nellโaccoglienza del piรน piccolo sta la forza e la vita per potere stare insieme. Diversamente ci sovrasta solo la maledizione della competizione che non รจ interessata alla persona e alla comunitร /famiglia, anzi che fa proprio il contrario della vita di insieme.
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Non possiamo mettere al centro della nostra attenzione e della nostra fede il singolo, che poi sono io. Se vogliamo che il singolo diventi persona e quindi comunitร , non possiamo fermarci ai suoi bisogni. ร bene avere attenzione ai propri e altrui bisogni, ma se ci fermiamo a quelli facciamo solo del marketing di bassa lega: fine a se stesso e al suo guadagno. Ma se ci interessa la vita allora la suonata cambia. Non sono le nostre necessitร , non sono i nostri desideri, non sono neppure i nostri sogni che strutturano famiglia e comunitร , quanto piuttosto lโaccoglienza e lโesercizio della misericordia. Sรฌ quella misericordia Materna e Uterina che genera a vita nuova.
Gli smarriti non possono continuare ad essere oggetto del nostro occhio torvo che cerca solo chi condannare e colui o colei di cui lamentarci. Gli smarriti, cioรจ noi, hanno bisogno di attenzione, di qualcuno che sia ancora missionario, di qualcuno che vada a cercarli. Ricerca essenziale per noi mandati, ricerca essenziale per noi ricercati: solo cosรฌ costruiremo lโumanitร che รจ umanitร di fede che spera vivendo la bellezza della caritร .
Noi con le nostre condanne non facciamo altro che definire coloro che sono smarriti come dei persi. In realtร ci siamo persi noi preoccupati come siamo dellโortodossia piรน che della ortoprassi come espressione di un cuore buono.
Cosรฌ vivremo il Figlio che รจ venuto a cercare ciรฒ che era perduto. Cosรฌ vivremo la figliolanza con la Paternitร che non vuole che nessuno vada perduto. La chiesa non puรฒ continuare a vivere i bravi come centro della sua natura. Agli occhi del Padre ciรฒ che vale di meno vale di piรน. Lโultimo dei suoi uomini รจ amato dalla Madre perchรฉ suo figlio. Noi smarriti e peccatori siamo al centro della passione di Dio. Il centro della nostra cura pastorale, della nostra missionarietร รจ lo smarrito, proprio il contrario di quello che normalmente noi facciamo nella nostra vita e nelle nostre comunitร di fede.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dio non vuole che i piccoli si perdano.
