Commento al Vangelo del 24 Novembre 2019 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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Voglio diventare re

โ€œMa io sarรฒ un grande re, sarรฒ lo scoop del secoloโ€ฆ piรน forte ruggirรฒโ€ฆ correre in libertร  fare sempre ciรฒ che mi va! Voglio diventar presto re!โ€
Sono le parole del canto del cucciolo di leone Simba, figlio del re della savana, nel film di animazione โ€œil Re leoneโ€ della Disney.

โ€œFare ciรฒ che mi vaโ€, questo รจ un vero re e non possiamo che dare ragione a Simba. Il re ha il potere e la possibilitร  di fare tutto quello che vuole o almeno molto di piรน di ogni altro suddito. Oggi le monarchie, specialmente in Europa, non sono cosรฌ assolute come una volta o come in altri paesi del mondo, ma certamente conservano molti di quei segni di gloria e potere che le pone in alto e ricordano il loro ruolo storico. Troni, simboli dorati, mantelli, corone, palazzi e castelli con cerimoniali di omaggio e regole ben precise, tutto questo richiama la figura del sovrano. Forse oggi si riducono spesso a puri atti simbolici privi di effettivo potere, ma in tempi passati erano segni di un effettivo potere che il sovrano poteva gestire sia in bene che in male verso il suo popolo. E se vogliamo eliminare un re anche dal punto di vista simbolico basta che gli togliamo il trono e la corona e lo spogliamo di tutto quellโ€™oro e lusso che lo rivestono e non permettergli piรน di fare quello che gli va, come sogna il piccolo futuro re leone.

Per questo suona quasi ironica la scelta della liturgia che nella festa in cui celebriamo Cristo Re dellโ€™universo, ci fa leggere questo passo del Vangelo di Luca. Gesรน รจ sulla croce, nudo, con attorno non sudditi e nemmeno amici, ma i suoi nemici e carnefici che gli rivolgono parole di insulto e scherno. Sembra piรน la scena nella destituzione di un re piuttosto che la sua proclamazione. Mi vengono in mente tante scene nella storia nelle quali proprio per ribadire la caduta dal potere e da ogni considerazione i sovrani venivano spogliati in pubblico e uccisi in modo brutale privandoli di ogni dignitร .

Gesรน non รจ per niente un re ora, o almeno non lo รจ secondo la logica umana, o meglio, una certa logica umana. Gesรน non scende dalla croce, non puรฒ fare nulla di quello che vorrebbe, รจ in totale balia di chi lo vuole eliminare. Per capire che รจ un re bisogna allora avvicinarsi oltre le grida e gli insulti e ascoltare la voce flebile del malfattore che gli sta accanto. Lโ€™evangelista Luca ci fa ascoltare il dialogo tra Gesรน e questo sconosciuto crocifisso con lui, e da queste parole anche noi possiamo comprendere che Gesรน รจ davvero Re e lo รจ pienamente e definitivamente proprio sulla croce. Gesรน รจ re dellโ€™amore, di un regno dove il potere non รจ quello delle armi, del denaro e del consenso strappato a ogni costo. Gesรน รจ il re del Regno di Dio che lui ha pian piano costruito amando gli ultimi, facendosi amici i peccatori, costruendo palazzi di umanitร  e accoglienza. Gesรน รจ re di un regno che vuole conquistare tutto il mondo non con le armi e la violenza ma con la fraternitร . La croce รจ il trono sul quale Gesรน รจ diventato libero anche se inchiodato. รˆ libero perchรฉ sceglie di starci senza scendere, e condividendo la sorte di ogni uomo a cominciare proprio dagli ultimi.

Se ne accorge proprio uno che รจ nella sua stessa condizione, questo malfattore che non ha alcun titolo e potere, ma ha il cuore aperto a comprendere che nellโ€™uomo della croce si manifesta un vero re.

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โ€œRicordati di me quando sarai nel tuo regnoโ€, รจ lโ€™atto di sottomissione del cuore che รจ piรน vera di quella di facciata che sperimentano spesso tutti i sovrani che comprano con regalie e privilegi โ€œlโ€™amoreโ€ dei propri sudditi. Gesรน re assoluto dellโ€™amore compie lโ€™ultimo atto del suo regnare sulla terra regalando il paradiso a questโ€™uomo. Possiamo dire che quel malfattore รจ proclamato re a sua volta come Gesรน, perchรฉ ne condivide il trono e lโ€™amore.

Penso allora a tanti che sono su letti e sedie a rotelle, inchiodati da malattie che li rendono sempre piรน simili a Gesรน sulla croce. Penso a tanti che donano la propria libertร  di tempo ed economica per aiutare il prossimo senza cercare il proprio tornaconto ma il bene del prossimo. Tutti questi sono sudditi veri e soldati del Regno di Dio di cui Cristo รจ sovrano sulla croce. Tutti questi diventano re con e come Gesรน.

La cosa straordinaria del regno di Cristo re รจ che รจ un regno dove tutti possono ambire al trono e alla corona, basta fare come lui. Voglio quindi anchโ€™io diventare un re, ma non facendo quello che mi va, ma quello che vuole lโ€™amore, salendo sulla mia croce, che diventa il mio trono, come quello di Gesรน.

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