Il Regno รจ dentro di noi anche se non lo vediamo. Questo Regno in noi รจ un invito a vivere il quotidiano come luogo di salvezza. Ciรฒ significa che il domani non รจ una fuga in avanti, ma รจ il fine verso cui camminare, oggi! Perchรฉ lโoggi รจ il giorno della vita e della salvezza, non della perdizione e della fine di tutto.
Il nostro mondo รจ uguale per tutti, anche per quelli che pensano di essere di piรน perchรฉ rubano di piรน, vale a dire hanno di piรน. Possiamo vivere questo modo, anche grazie allโidolo dellโeconomia, in modo di ammazzarci gli uni gli altri, avendo come risultato la distruzione di tutto. Oppure possiamo vivere oggi con solidarietร , condivisione, amore, fraternitร . La salvezza non sta nellโaltro mondo, la salvezza sta nel nostro quotidiano. Essere coscienti di questo non รจ cosa di poco conto: cambia la vita. Luca รจ contro ogni alienazione religiosa che uccida lโoggi. Per lui, e il vangelo di questi giorni ne รจ una esplicita conferma, la vita spirituale รจ come vivi le cose materiali, non รจ un vivere fuori dal mondo, รจ un vivere nel mondo con un cuore diverso dal cuore della rapina. La vita spirituale non รจ cosa volatile, magari facendo preghiere che ci sollevino da terra. La vita spirituale รจ come vivi la materia, le scelte, le giornate, le relazioni con cose e persone.
Ogni giorno รจ un cammino, se vogliamo! Ogni giorno nasce il sole e ogni giorno tramonta: come viviamo la quotidianitร contenuta in questa realtร ? Questa novitร di vita quotidiana cosa dice a me e come io dialogo con lei? Ogni giorno muore il vecchio e ogni giorno nasce il nuovo: questa รจ messa quotidiana sul mondo, la vivo o la subisco? Nel quotidiano io posso vivere o negare il mio camminare che non ha come fine la morte, ma la vita, perchรฉ ogni giorno รจ strapieno di speranza che trabocca. Il problema รจ cosa ne faccio: la nego e la annego o la vivo e la alimento? Oggi, non domani! Vivere male ci fa star male. Non รจ vivere il male il problema ma il vivere male ciรฒ che la vita ci dona, bello o brutto che sia. Noi sappiamo che lโultima parola รจ come la prima: la vita!
Cosa ha fatto Noรจ di diverso dagli altri? Nulla, assolutamente nulla! Ha mangiato, ha bevuto, si รจ sposato, ha fatto la vita quotidiana. In quel quotidiano lโumanitร si รจ costruita il diluvio, Noรจ si รจ costruito lโarca. Non รจ che Noรจ abbia fatto altre cose, ha fatto le stesse cose con uno spirito diverso. Non con lo spirito della violenza e dellโegoismo, ma con lo spirito dellโessere figlio, con lo spirito di amore. Il problema della fine del mondo รจ in realtร , al di lร di ogni apparenza e fuga, come vivi oggi. Non devi fare cose strane, fai cose che fan tutti, come Noรจ. Nelle cose che fan tutti ci possiamo costruire la salvezza o la perdizione.
Nel brano di oggi incontriamo una specie di inconsapevolezza che ci porta a vivere la vita in un solco tracciato. Anche noi siamo nella stessa situazione di Noรจ: ci mettiamo insieme, mangiamo, beviamo, compriamo e vendiamo, con un andare che ha dellโinesorabile, non ha della vita. Una quotidianitร , un sorgere e un tramontare del sole che non ci dice piรน nulla. Ebbene in questa quotidianitร che รจ pasta di vita, puรฒ entrarci quel lievito del Regno che cambia la vita.
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Come viviamo lโoggi ha dellโinesorabile, un inesorabile andare sempre di piรน e sempre piรน in fretta che nulla a che vedere col cammino vitale, col camminare nella vita. Ci arrendiamo ad una logica inesorabile che ci porta sempre piรน lontani dalla vita, dal Padre e dalla Madre.
La chiamata non รจ dunque a fare cose diverse, magari anche. Ma lโessenziale รจ fare le cose con uno spirito e una grinta e una perseveranza diversi. Liberi dai risultati e votati al vivere la vita con le gioie e i dolori di ogni giorno. La differenza รจ data dalla qualitร della vita che non consiste nellโavere di piรน ma nel vivere ciรฒ che abbiamo in modo diverso. La nostra vita non dipende dalle cose, รจ il mondo che dipende dalla nostra vita e in questo mondo o ci viviamo oppure ci anneghiamo (ogni riferimento allโoggi non รจ casuale).
Cosa cerchiamo nel fare le cose di ogni giorno? Cosa ci serve lโeccezionale, anche religioso? Perchรฉ ci agitiamo nelle cose materiali e in quelle spirituali? Non risolviamo nulla! Gesรน ci dice: a queste cose eccezionali โ eccolo qua, ecco lร โ non corretegli dietro. La vita รจ uguale per tutti. Questa vita la possiamo vivere in un modo o nel suo opposto, costruendo lโarca oppure affondando nel diluvio.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 26-37
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
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ยซCome avvenne nei giorni di Noรจ, cosรฌ sarร nei giorni del Figlio dellโuomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nellโarca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
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Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscรฌ da Sรฒdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Cosรฌ accadrร nel giorno in cui il Figlio dellโuomo si manifesterร .
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In quel giorno, chi si troverร sulla terrazza e avrร lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; cosรฌ, chi si troverร nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
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Chi cercherร di salvare la propria vita, la perderร ; ma chi la perderร , la manterrร viva.
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Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: lโuno verrร portato via e lโaltro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: lโuna verrร portata via e lโaltra lasciataยป.
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Allora gli chiesero: ยซDove, Signore?ยป. Ed egli disse loro: ยซDove sarร il cadavere, lรฌ si raduneranno insieme anche gli avvoltoiยป.
Parola del Signore
