Ieri era la festa di tutti i santiโฆ oggi noi facciamo memoria di tutti i defunti… perchรฉ? ย
Chi sono i defunti e perchรฉ si chiamano cosรฌ? La parola defunto deriva da โde + fungereโ. Fungere significa servire e โdeโ รจ quel prefisso che indica sottrazione, cessazione. Il defunto รจ colui che non funziona come prima su questa terra, non esercita piรน i compiti che aveva quando era in vita in mezzo a noi. I defunti sono tutte le persone che hanno abitato sul nostro pianeta dalla creazione del primo uomo in poi e che ora vivono in un’altra dimensione. Noi riserviamo un giorno speciale a tutte queste persone per pregare per loro. Se le ricordiamo e offriamo preghiere รจ perchรฉ esse sono ancora viveย nellโaldilร e molte di loro sono bisognose del nostro aiuto.
In che modo le possiamo aiutare?
Nel Credo noi proclamiamo:
โcredo nello Spirito Santo;
la santa Chiesa universale;
la comunione dei santi;
la remissione dei peccati;
la risurrezione della carne;
la vita eterna. Amenโ
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“La comunione dei santi” รจ il termine tecnico per descrivereย il rapporto tra noi e i morti, un rapporto fatto di aiuto e influsso reciproco.
I Santi sono tutti i battezzati, sia viventi su questa terra, sia morti, che tuttavia sappiamo ancora vivi in un altro modo. Oggi infatti il profeta Isaia ci ha appena detto nella prima lettura che Dio asciugherร le lacrime su ogni volto e sconfiggerร la morte. Noi siamo tutti collegati tra noi come se fossimo su una stessa barcaโฆ se io faccio un buco sotto il mio sedile la barca si riempie di acqua e affonda. Qualunque cosa io faccia in positivo o in negativo ha sempre conseguenze, non soltanto per me, ma per tutti. Noi quindi oggi preghiamo per i morti affinchรฉ possano piรน facilmente e velocemente purificarsi di tutto ciรฒ che impedisce loro di essere pronti per entrare in cielo.
Supponiamo che domani uno di voi abbia una interrogazione a scuola… quando pensate che possa dirsi pronto? Quando รจ in grado di rispondere alle domande dellโinsegnante.
Ora nel caso della vita e del passaggio verso la morte, noi sappiamo giร quali sono queste domande… Le troviamo nel Vangelo di oggi. Su che cosa saremo interrogati?
Noi saremo interrogati sull’amore.
Il Signore considererร come fatto a Lui tutto ciรฒ che faremo (o non faremo) per gli altri.
โSignore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ. E il re risponderร loro: โIn veritร io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a meโ.
โLuca, tu mi hai dato da mangiare quando avevo fame?
Elena hai condiviso la tua cioccolata con tua sorellina?
Emanuele hai permesso ai tuoi amici di giocare con la tua Play station?
Cosรฌ come riteniamo poco furbo chi, pur sapendo quali sono le domande dellโinsegnante non si prepara adeguatamente, cosรฌ sarร di noi se non cerchiamo giorno dopo giorno di prepararci a rispondere affermativamente alle richieste di coloro che incontriamo sul nostro cammino…
Se non abbiamo fatto in tempo sulla terra a eliminare le brutture dellโegoismo non possiamo andare subito in Paradiso… perchรฉ? Perchรฉ altrimenti noi lo trasformeremmo in inferno.
Ad esempio: se io muoio in uno stato di rabbia nellโaldilร sarรฒ ancora irascibile… quindi come posso andare in Paradiso? Se ci andassi ecco che subito il Paradiso non sarebbe piรน tale.
Pregando per i nostri cari defunti e soprattutto offrendo la S. Messa per loro, misteriosamente ma realmente li aiutiamo a raggiungere il cieloโฆ.
Ripetete allora dopo di me questa preghiera che fa parte della liturgia di questa Messa:
O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti,
che ci hai salvati con la morte
e risurrezione del tuo Figlio,
sii misericordioso con i nostri fratelli defunti;
quando erano in mezzo a noi
essi hanno professato la fede nella risurrezione:
tu dona loro la beatitudine senza fine.
Amen
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risesciterรฒ nell’ultimo giorno.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 37-40
In quel tempo, Gesรน disse alla folla: ยซTutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato. E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti รจ la volontร del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giornoยป.
Parola del Signore
