fra Mario e fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2019

- Pubblicità -

 

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?” Questa domanda sicuramente è stata mille volte oggetto dei nostri pensieri. È bello che il vangelo ci aiuta a formulare questo desiderio profondo di salvezza in parole. Gesù non risponde dicendoci chi si salverà, non ci dice nemmeno quale tipo di persona o se esiste qualche gruppo selezionato dei salvati, perché vuole lasciare a ciascuno la responsabilità di scegliere.

Siamo noi a decidere se vogliamo essere salvati oppure no, ciò non vuol dire che siamo noi a salvarci, infatti il vangelo di oggi può essere anche ambiguo :”Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.” Questo “Sforzatevi” molti ancora interpretano così; ci si può salvare soltanto con la propria bravura, con i propri sforzi e meriti (Pelagianesimo). Invece la salvezza non è per niente un frutto del sforzo umano. La salvezza è un dono puro, un dono del Dio che ci ama senza rendere conto dei nostri sbagli e nostri peccati.

Dunque si salva solo colui che vorrà essere salvato, colui che si accorgerà di essere una povera creatura bisognosa del suo creatore. Questo è lo soforzo che dobbiamo fare, questo è la porta stretta di cui ci parla il vangelo, ed è difficilissimo a entrare finché non diventiamo piccoli, finché non ci “sgonfiamo” del orgoglio che cresce grazie alla nostra bravura, al nostro bastare a se stessi. In realtà ciò che ci chiude alla grazia della salvezza è la pretesa di una giustizia acquistata da soli.

Questo è un pensiero pericolosissimo perché ci tiene lontani da Dio, fuori dal regno dei salvati e non ci fa conoscere vero volto di Dio salvatore. È pericoloso anche perché Dio non conosce coloro che non hanno bisogno di lui:”Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me…”

- Pubblicità -

Fra Mario Berišić

Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap

Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 22-30
 
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
 
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
 
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Parola del Signore

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedì 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 – Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

«Un bambino è nato per noi» (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedì 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...