Come preghiamo? Che immagine di Dio abbiamo nella nostra mente e nel nostro cuore? Questa parabola ci fa comprendere come dallโascolto della preghiera di un uomo si possa tastare il polso dellโimmagine di Dio chโegli porta dentro.
Il pubblicano e il fariseo che Gesรน ci presenta costituiscono i due opposti atteggiamenti riguardo alla Legge: quello dellโestremo osservante, che sente di avere giร la salvezza in tasca e quello di chi, invece, la ignora, o non se ne cura e ne verrebbe escluso. Gesรน ci presenta il vero volto di Dio Padre, che non pone alcuna condizione a chi si presenta di fronte a Lui con autenticitร . Lโerrore in cui spesso cadiamo, noi credenti, รจ quello di disporre di Dio piuttosto che riconoscerlo come un mistero da attendere e accogliere. Tutto questo si riflette poi nel rapporto con gli altri, quando tendiamo a sentirci detentori della veritร e cadiamo nella presunzione di porre giudizi sulle persone.
Il pubblicano, nella consapevolezza dei suoi peccati e della sua miseria, davanti a Dio, sente forte la sua indegnitร e non si reputa meritevole nemmeno di varcare la soglia del tempio. Tutto ciรฒ significa che Dio apprezza la nostra sinceritร . Ci vuole veri! Magari โclaudicantiโ, pieni di fragilitร e debolezze, ma veri. Il pubblicano sapeva di poter contare sulla bontร di Dio che perdona sempre e per questo che ritorna a Lui. Il Vangelo ci conforta tanto, ci esorta a rialzare la testa, sempre, e a non arrenderci mai di fronte alle difficoltร .
ยซChi rischia, il Signore non lo delude, e quando qualcuno fa un piccolo passo verso Gesรน, scopre che Lui giร aspettava il suo arrivo a braccia aperte. Questo รจ il momento per dire a Gesรน Cristo: โSignore, mi sono lasciato ingannare, in mille maniere sono fuggito dal tuo amore, perรฒ sono qui unโaltra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Ho bisogno di te. Riscattami di nuovo Signore, accettami ancora una volta fra le tue braccia redentriciโยป (Evangelii gaudium, n. 3).
Solo cosรฌ, nel riconoscimento umile delle nostre fragilitร , potremo ritrovare la nostra dignitร di figli di Dio e continuare il nostro cammino insieme agli altri.
- Pubblicitร -
Signore, vengo da te; alla tua presenza, forse anchโio come il
fariseo mi ritengo superiore agli altri, pertanto, vorrei essere
considerato un privilegiato. Talvolta, perรฒ, mi sento pure come
il pubblicano, pieno di peccati e indegno. Specialmente quando
prendo consapevolezza delle mie infedeltร e dei miei errori. Tu
mi conosci. Tu sai che il mio cuore รจ debole ma io, ora, so che
tu mi accoglierai. Ti prego, Signore, rialzami dalla mia miseria
e perdonami. Amen.
Letture della
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
La preghiera del povero attraversa le nubi
Dal libro del Sirร cide
Sir 35,15b-17.20-22a
ย
Il Signore รจ giudice
e per lui non cโรจ preferenza di persone.
ย
Non รจ parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dellโoppresso.
Non trascura la supplica dellโorfano,
nรฉ la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre รจ accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
ย
La preghiera del povero attraversa le nubi
nรฉ si quieta finchรฉ non sia arrivata;
non desiste finchรฉ lโAltissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito lโequitร .
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 33 (34)
R. Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirรฒ il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.
ย
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce. R.
ย
Il Signore รจ vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarร condannato chi in lui si rifugia. R.
Seconda Lettura
Mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 4,6-8.16-18
ย
Figlio mio, io sto giร per essere versato in offerta ed รจ giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerร in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
ย
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore perรฒ mi รจ stato vicino e mi ha dato forza, perchรฉ io potessi portare a compimento lโannuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e cosรฌ fui liberato dalla bocca del leone.
ย
Il Signore mi libererร da ogni male e mi porterร in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Il pubblicano tornรฒ a casa giustificato, a differenza del fariseo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,9-14
ย
In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ย
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano.
ย
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ.
ย
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
ย
Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
Parola del Signore
