Gesรน evidenzia in contrapposizione un essere interiore che per noi รจ e deve essere in contrapposizione con lโessere esteriore. Non si puรฒ guardare a tutto. Per questo noi abbiamo bisogno di dirci che abbiamo sempre fatto cosรฌ e adesso tutto รจ cambiato. Una volta sรฌ che si capiva come andavano le cose e cosa bisognava fare. Al giorno dโoggi ognuno fa quello che gli salta in testa e non si capisce piรน nulla. Possiamo domandarci: come mai le cose di prima sono passate e ciรฒ che prima era essenziale ora sembra non abbia piรน valore? Come mai quello che ci hanno insegnato oggi, nella chiesa, sembra non avere piรน valore? Forse la nostra era una chiesa bella e santa ma fatta da preti piรน preoccupati di mantenere il potere sulla gente che non di servire la gente. Non voglio generalizzare ma la diminuzione dei preti non รจ forse qualcosa che ci sta dicendo il Padre e che noi non vogliamo ascoltare perchรฉ continuiamo a spargere lamentele sul fatto che le vocazioni vengono sempre meno?
Gesรน ci invita questโoggi ad accogliere la chiamata ad un cuore convertito dalla violenza di morte ad un amore che dร vita. Non in apparenza, non per salvare le apparenze, quanto invece per salvare la vita, quella vera.
E veniamo alla nostra malattia: siamo malati di oftalmodolia! La luce eccessiva ci dร fastidio agli occhi e ci provoca anche dei dolori. Lโoftalmodolia degli occhi della vita e della fede, รจ malattia degli occhi quando vedono e vedono bene, meglio vedono troppo. ร necessario oscurare un poโ lโorizzonte, rendere le cose un poโ annebbiate, chiudere un poโ le imposte in modo tale che vi sia un poโ di penombra dove potere celare ciรฒ che svelato non va.
Questa malattia denota che siamo schiavi degli occhi degli altri. Gli uni degli altri siamo schiavi di questa malattia. Questa malattia รจ cosa normale e cosa accettata da tutti. Se sei normale, se sei bravo, devi avere delle zone dโombra perchรฉ gli occhi degli altri diventerebbero strumento, se vedessero tutto, per giudicarti male. Non รจ un problema di essere bene quanto invece un problema di apparire bene. Magari facciamo anche del bene ma evidenziando subito delle scuse per dire che piรน di cosรฌ non possiamo fare.
Quando lโesterno sarร come lโinterno delle nostre persone, allora sarร il Regno, allora sarร il tempo del ritorno del Signore Gesรน. Non ci fidiamo gli uni degli altri, per questo abbiamo bisogno di mentire. Dio ha fatto coloro che sanno mentire e gli stupidi che non sanno mentire. Chi mente bene รจ il furbo e colui che ha potere nella vita; chi non mente bene รจ lo stupido che viene buggerato dal bravo mentitore. Questo avviene spesso ma ciรฒ che รจ problematico รจ che questo modo di essere รจ giustificato dal nostro benpensare. Siamo dei benpensanti che uccidono la vita giustificando questo omicidio.
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Quando lโesterno sarร come lโinterno saremo ridicoli e ridicolizzati. Lโimportante รจ fare le cose senza che gli altri lo sappiano e perchรฉ questo avvenga mettiamo in campo miriadi di giornali e mezzi di comunicazione per comunicare solo quello che vogliamo e non tanto quello che avviene ma che puรฒ creare problema.
Il bisogno di mascherare il nostro male puรฒ essere una cosa socialmente utile, ma ciรฒ che non va รจ che questo mascherare il nostro male noi lo facciamo con noi stessi. Non cโรจ bisogno di pubblicizzarlo, cโรจ bisogno di renderlo vero per noi. Per questa via passa la via della pace, la via della misericordia, la via del perdono. Questa รจ la via dove il male dellโaltro รจ oggetto di misericordia perchรฉ lโaltro รจ soggetto per me, รจ fratello. Nella misura in cui io sono vero con me, senza scandalizzarmi per quella parte che sempre non sarร vera per me, io sarรฒ vero col fratello.
ร il passaggio da una comunitร di giusti ad una comunitร di graziati. Non viviamo perchรฉ siamo giusti ma perchรฉ graziati, vale a dire perchรฉ amati dal Padre. Il regno dei giusti che noi continuiamo a ritenere il vero regno di Dio, รจ regno di giustizialisti che giustiziano gli altri per giustificare se stessi. Gli abomini di questo mondo, rendiamocene conto, sono stati fatti in nome di cose giuste. Un esempio su tutti: Gesรน รจ stato ucciso perchรฉ giustamente trasgrediva le leggi: meglio che muoia uno solo che tutto il popolo sul quale รจ fondato il nostro potere. Se lasciamo perdere queste cose piรน piccole, ci diciamo, chissร dove andremo a finire. In nome di ciรฒ, facciamo finire la vita e il buono nome del prossimo. Facciamo il bene in tal modo, ci diciamo, ma siamo profondamente male.
La corrispondenza fra esterno ed interno senza mentire a noi stessi prima e agli altri poi, รจ vitale alla nostra umanitร . Questa corrispondenza non รจ un invito a fare i peccatori: lo siamo! Questa corrispondenza รจ un invito a fare del nostro male non piรน un luogo e uno strumento di difesa e di attacco, ma luogo di comunione, di perdono e di aiuto fraterno. Chiaro a parole, difficile nella vita: ma vero! Non ci rimanere che vivere la fede nel Padre che dona nel Figlio la sua vita per noi, per salvarci dal nostro bisogno di chiamare bene ciรฒ che รจ male, dalla nostra oftalmodolia.
Commento a cura di p. Giovanni Nicoli.
Fonte – Scuola Apostolica Sacro Cuore
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Guai a voi, farisei; Guai a voi, dottori della Legge.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 42-46
In quel tempo, il Signore disse: ยซGuai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e lโamore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perchรฉ siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperloยป.
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: ยซMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noiยป. Egli rispose: ยซGuai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!ยป.
Parola del Signore
