Il commento alle letture del 19 Ottobre 2019 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Chiunque mi riconoscerร davanti agli uomini
Rm 4,13.16-18; Sal 104; Lc 12,8-12
Chi vuole riconoscere Gesรน dinanzi agli uomini deve iniziare da una vita evangelica esemplare in ogni cosa. Deve fare del Discorso della Montagna la sua veste, non lasciando che essa si logori, ma rinnovandola giorno dopo giorno e facendola divenire sempre piรน luminosa. Si inizia dallโessere vero sale e vera luce. Ma questo ancora non basta. Si deve ricordare la Parola di Gesรน ad ogni uomo. Il Vangelo deve essere conosciuto dal mondo intero e ognuno a seconda del sacramento ricevuto รจ obbligato a farlo risuonare in ogni cuore. Vi รจ anche una terza cosa che mai va dimenticata. Si deve attestare ciรฒ che Cristo ha fatto personalmente per noi, anche a costo del versamento del nostro sangue. La vita รจ donata a Cristo Gesรน. Se Lui vuole il sangue, sangue sia. Se Lui vuole solo la Parola, solo Parola sia. A Lui la scelta. Paolo in Gerusalemme dinanzi al sinedrio, sapendo che avrebbe potuto anche versare il sangue, testimonia chi lui era prima di essere chiamato e perchรฉ รจ divenuto ciรฒ che รจ divenuto. Nulla รจ stato dalla sua volontร . Tutto รจ per volontร del Signore.
ยซFratelli e padri, ascoltate ora la mia difesa davanti a voiยป. Quando sentirono che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancora piรน silenzio. Ed egli continuรฒ: ยซIo sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilรฌcia, ma educato in questa cittร , formato alla scuola di Gamaliele nellโosservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, come puรฒ darmi testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani. Da loro avevo anche ricevuto lettere per i fratelli e mi recai a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che stanno lร , perchรฉ fossero puniti. Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, allโimprovviso una grande luce dal cielo sfolgorรฒ attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: โSaulo, Saulo, perchรฉ mi persรฉguiti?โ. Io risposi: โChi sei, o Signore?โ. Mi disse: โIo sono Gesรน il Nazareno, che tu persรฉguitiโ. Quelli che erano con me videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Io dissi allora: โChe devo fare, Signore?โ. E il Signore mi disse: โรlzati e prosegui verso Damasco; lร ti verrร detto tutto quello che รจ stabilito che tu facciaโ. E poichรฉ non ci vedevo piรน, a causa del fulgore di quella luce, guidato per mano dai miei compagni giunsi a Damasco.
Un certo Anania, devoto osservante della Legge e stimato da tutti i Giudei lร residenti, venne da me, mi si accostรฒ e disse: โSaulo, fratello, torna a vedere!โ. E in quellโistante lo vidi. Egli soggiunse: โIl Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontร , a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua stessa bocca, perchรฉ gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. E ora, perchรฉ aspetti? รlzati, fatti battezzare e purificare dai tuoi peccati, invocando il suo nomeโ. Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi e vidi lui che mi diceva: โAffrรฉttati ed esci presto da Gerusalemme, perchรฉ non accetteranno la tua testimonianza su di meโ. E io dissi: โSignore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nelle sinagoghe quelli che credevano in te; e quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anche io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di quelli che lo uccidevanoโ. Ma egli mi disse: โVaโ, perchรฉ io ti manderรฒ lontano, alle nazioniโยป (At 22,1-21).
Il martirio non deve essere scelto dal discepolo, ma dal Maestro. ร il Maestro, nello Spirito Santo, che sa quale via รจ da percorrere per rendere piรน efficace la testimonianza. Se รจ necessario il sangue sarร il sangue, se le percosse le percosse, se gli insulti gli insulti, se i tribunali i tribunali, se il Golgota il Golgota.
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Io vi dico: chiunque mi riconoscerร davanti agli uomini, anche il Figlio dellโuomo lo riconoscerร davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherร davanti agli uomini, sarร rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerร contro il Figlio dellโuomo, gli sarร perdonato; ma a chi bestemmierร lo Spirito Santo, non sarร perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autoritร , non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perchรฉ lo Spirito Santo vi insegnerร in quel momento ciรฒ che bisogna direยป.
Chi vuole essere riconosciuto da Gesรน dinanzi al Padre suo, nei cieli, รจ obbligato a riconoscere Gesรน, sulla terra, dinanzi agli uomini. Obbligo che mai viene meno.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che sempre diamo testimonianza a Cristo Gesรน.
