Insegnaci a pregare, Signore, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. Siamo affascinati dalla preghiera, da quella finestra sul mondo interiore che รจ la preghiera e che puรฒ cambiare la qualitร della vita di una persona.
Affascinati da chi, come i monaci, vive la preghiera come dimensione quotidiana e continua. Affascinati da chi ci indica un mondo altro, alto e un modo altro, alto. Ma non sappiamo pregare, siamo onesti.
Non sappiamo fare altro che balbettare qualche richiesta, bussare timidamente (a volte sfrontatamente) alla porta del Signore, poco convinti di ciรฒ che chiediamo, convinti erroneamente che la preghiera si riduca ad una richiesta. Non รจ cosรฌ: guardando il Maestro ci accorgiamo che la preghiera, intimo dialogo con Dio, รจ anche ringraziamento, lode, intercessione, richiesta di perdonoโฆ
E ci accorgiamo di quanto sia piccina la nostra preghiera, senza orizzonti, senza fiato, senza fede. Insegnaci a pregare, Signore, cioรจ insegnaci ad avere una corretta idea di Dio e di noi stessi, insegnaci a vedere le cose come tu le vedi. E il Signore risponde: quando pregate diteย padreโฆ
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Signore, insegnaci a pregare.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 1-4
Gesรน si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: ยซSignore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoliยป.
Ed egli disse loro: ยซQuando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazioneยป.
Parola del Signore
