Gesรน non sโรจ mai soffermato a descrivere mondi futuri, mostrandosi sempre molto reticente a parlare di aldilร ,invitando piuttosto i suoi a fissare lโattenzione sulla vita qui ed ora e su come giocarsela al meglio in modo da poterla rendere โeternaโ,ossia cosรฌ forte e bella da essere in grado di vincere anche la morte. Il racconto odierno va letto in questโottica. Servendosi del mito,Gesรน parla di โgrandi abissiโ,โfiammeโ e โluoghi di tormentoโ,.Un vero e proprio inferno insomma, ma con lโaccortezza di pensare che se lโinferno esiste, รจ solo su questa terra.
I paurosiโluoghi di tormentoโ, sono raccontati dalla cronaca di ogni giorno. E il โgrande abissoโ altro nonรจ che il divario immenso creatosi tra i poveri Lazzari della storia e i ricchi epuloni di sempre.
Occorre dunque stare molto attenti a non fare di questa parabola una lettura escatologica,ossia riguardante le cose future.Perchรฉ se cosรฌ fosse, questo brano diverrebbe un mero racconto consolatorio per tutti quei poveri cristi che popolano questa terra, come a dire: โportate pazienza per il momento; รจ vero ora state soffrendo, ma vedrete un domani, avrete un paradiso tutto per voi e ogni lacrima verrร asciugataโ.
Gesรน non si รจ mai espresso cosรฌ, non ha mai assunto toni consolatori verso chi era segnato nel corpo e ferito nello spirito. Non era il melense uomo religioso dal โcolpetto sulla spallaโ, promettendo mondi futuri e paradisi a basso costo. Egli ha sempre guarito, rialzato, rimesso in moto la vita di chiunque incontrasse, ha portato il fuoco sulla terra con la speranza che mutassero le strutture inique, e si convertissero i cuori degli uomini in modo tale che non vi fossero piรน stuoli di Lazzarialle porte di indifferenti epuloni.
La parabola โ come tutte le altre del resto โ ha uno scopo didattico e non descrittivo. Invita a creare una mentalitร diversa,e quindi un cuore accordato a quello di Dio; ad acquisire una vista capace di vedere i disgraziati che ci stanno accanto, alle nostre porte e nei nostri porti, e lรฌ fermarsi, condividere e darsi da fare per trasformare gli inferni terrestri, se non proprio in paradisi terrestri, perlomeno in luoghi umani e vivibili. Vivere insomma come Gesรน, che senza prospettare โ e tanto meno minacciare โ un inferno futuro come luogo di punizione, si immerse in quello presente abitandolo con lโamore, cominciando cosรฌ a dissolverlo. Ora a noi continuare.
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don Paolo Squizzato via Facebook
Letture della
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Ora cesserร lโorgia dei dissoluti.
Dal libro del profeta Amos
Am 6,1a.4-7
ย
Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti dโavorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dellโarpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti piรน raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciรฒ ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserร lโorgia dei dissoluti.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 145 (146)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.
ย
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.
ย
Egli sostiene lโorfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 6,11-16
ย
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietร , alla fede, alla caritร , alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
ย
Davanti a Dio, che dร vita a tutte le cose, e a Gesรน Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesรน Cristo,
che al tempo stabilito sarร a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede lโimmortalitร
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto nรฉ puรฒ vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16,19-31
ย
In quel tempo, Gesรน disse ai farisei:
ย
ยซCโera un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
ย
Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: โPadre Abramo, abbi pietร di me e manda Lazzaro a intingere nellโacqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchรฉ soffro terribilmente in questa fiammaโ.
ย
Ma Abramo rispose: โFiglio, ricรฒrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piรน, tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nรฉ di lรฌ possono giungere fino a noiโ.
ย
E quello replicรฒ: โAllora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchรฉ non vengano anchโessi in questo luogo di tormentoโ. Ma Abramo rispose: โHanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loroโ. E lui replicรฒ: โNo, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrร da loro, si convertirannoโ. Abramo rispose: โSe non ascoltano Mosรจ e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortiโยป.
Parola del Signore
