In un tempo di crisi e frammentazione, difficile da analizzare e per ora impossibile da sintetizzare, la lectio personale delle scritture domenicali fa risuonare in noi piรน domande che risposte. Pensiamo perciรฒ sia utile proporvi, con le parole del poeta Rilke, di sostare un attimo in compagnia di queste domande soltanto: ยซvorrei pregarla di avere pazienza verso tutto ciรฒ che รจ irrisolto nel suo cuore, e di sforzarsi di provare amore per le domande in sรฉ, come se fossero delle stanze chiuse a chiave, o dei libri scritti in una lingua straniera. Non si affanni, dunque, per ottenere risposte che ancora non possono esserle date, perchรฉ non sarebbe in grado di viverle. Ciรฒ che conta รจ vivere ogni cosa. Viva le Sue domande, adesso. Forse cosรฌ, un giorno lontano – a poco a poco, senza accorgersene – vivrร giร dentro la rispostaยป (Lettera a un giovane poeta, IV).
Le domande del ricco Epulone
1^ LETTURA – Am 6,1.4-7
GILBERTO: ยซAltezzosi di Sion e sicuri di Samaria, dice il testo originale. Perciรฒ, a chi รจ rivolto questo โguaiโ? Agli atei e indifferenti edonisti? Ai religiosi che pensano di stare al sicuro dentro i chiari confini della loro fede, definita una volta per tutte? ย Ai capi del popolo che spadroneggiano sopra i poveri?ยป.
SERGIO: ยซCi ricordiamo che un certo modo (soprattutto dei Potenti) di considerarsi al sicuro, mentre โ profumati โ si โcanticchiaโ e si gode del buon cibo e del buon vino, puรฒ distrarci da una rovina imminente, renderla impensabile? Perchรฉ non ce ne accorgiamo? O, se ce ne accorgiamo, perchรฉ non interrompiamo quelle che sembrano essere delle โorge dissoluteโ, condannandoci allโautodistruzione?ยป.
SALMO โ 145
SERGIO: ยซPossiamo confessare di credere veramente nel Dio di Abramo, Mosรจ e Gesรน se non abbiamo sperimentato la sua fedele presenza a difesa e sostegno degli oppressi, degli affamati, dei prigionieri, dei ciechi, delle vedove, degli orfani, degli stranieri e dei giusti? Se non abbiamo visto come confonde le vie dei malvagi?ยป.
GILBERTO: ยซSappiamo riconoscere in chi si spende per queste buone opere la presenza misericordiosa di Dio, indipendentemente da quale religione o non religione professa?ยป.
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2^LETTURA โ 1Tm 6,11-16
SERGIO: ยซSiamo stati allenati a โcombattere la battagliaโ della fede e a โraggiungereโ la vita eterna, tendendo alla giustizia, alla pietร , alla mitezza, alla pazienza, alla caritร ? O, per โmeritareโ la vita eterna, siamo stati abituati a โcombattere altri tipi di battaglieโ?ยป.
GILBERTO: ยซQual รจ il comandamento da custodire, conservare? Un insieme di idee morali? Una inclinazione allโamore e alla giustizia? Una tendenza ad affermare la nostra differenza etica rispetto ad altri?ย Una identitร culturale religiosa?ยป.
VANGELO – Lc 16,19-31
GILBERTO: ยซSiamo sicuri che questo passo debba essere inteso secondo la logica retributiva del contrappasso, dove lโessere povero e fallito รจ garanzia di paradiso, mentre lโessere ricco รจ garanzia di inferno? Come mai allora Abramo lascia alla libera scelta delle persone, e non alla loro condizione socio โ esistenziale, lโaccesso al Regno dei Cieli?ยป.
SERGIO: ยซRiusciamo ancora a spaventarci di fronte ad un racconto come quello dellโinnominato ricco, ben vestito e gaudente che si mostra indifferente per la sorte del povero Lazzaro, affamato, piagato e avvicinato solo dai โcaniโ? Sentiamo ancora sulla pelle, quellโimmodificabile rovesciamento di sorte che potrebbe avvenire dopo la morte? Cerchiamo, di conseguenza, di ascoltare con attenzione e di imparare dai profeti e dai poveri che incontriamo nel quotidiano, invece di attendere miracoli spettacolari che ci sveglino dalle nostre distrazioni?ยป.
Fonte: Vinonuovo
A cura di Gilberto Borghi e Sergio Ventura
Letture della
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Ora cesserร lโorgia dei dissoluti.
Dal libro del profeta Amos
Am 6,1a.4-7
ย
Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti dโavorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dellโarpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti piรน raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciรฒ ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserร lโorgia dei dissoluti.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 145 (146)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.
ย
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.
ย
Egli sostiene lโorfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 6,11-16
ย
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietร , alla fede, alla caritร , alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
ย
Davanti a Dio, che dร vita a tutte le cose, e a Gesรน Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesรน Cristo,
che al tempo stabilito sarร a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede lโimmortalitร
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto nรฉ puรฒ vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16,19-31
ย
In quel tempo, Gesรน disse ai farisei:
ย
ยซCโera un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
ย
Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: โPadre Abramo, abbi pietร di me e manda Lazzaro a intingere nellโacqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchรฉ soffro terribilmente in questa fiammaโ.
ย
Ma Abramo rispose: โFiglio, ricรฒrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piรน, tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nรฉ di lรฌ possono giungere fino a noiโ.
ย
E quello replicรฒ: โAllora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchรฉ non vengano anchโessi in questo luogo di tormentoโ. Ma Abramo rispose: โHanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loroโ. E lui replicรฒ: โNo, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrร da loro, si convertirannoโ. Abramo rispose: โSe non ascoltano Mosรจ e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortiโยป.
Parola del Signore
