Dio punisce coloro che disprezzano i poveri o non se ne curano.
PRIMA LETTURA
Si tratta dโun oracolo pronunciato in un periodo eccezionale di prosperitร .
Amos, un Giudeo andato ad abitare al Nord, pensa soprattutto al regno del Nord immerso nellโinfedeltร : separatismo cultuale, godimento egoistico dei ricchi, ecc. Ciรฒ rende la situazione precaria. In conseguenza del disordine e delle rivalitร , il regno si sfascerร e gli incoscienti saranno deportati.
Amos pensa anche a Gerusalemme, a meno che lโoracolo non sia stato usato dopo lโevento per mettere in agitazione i Giudei.
Il lusso e la spensieratezza vi sono presentati come perversioni che attirano il castigo.
SALMO
ร un incitamento a fidarsi del Signore, di cui presenta lโintervento come un giudizio in favore di tutti coloro che si trovano in situazione di povertร . Vengono citate tutte le categorie di poveri della Bibbia.
Il salmo corrisponde perfettamente alla mentalitร di Amos, molto esplicita nel cap. 2,6-8.
SECONDA LETTURA
Fra i consigli di Paolo a Timoteo, quelli del brano odierno mirano piรน alla sua vita personale che al suo compito di pastore: perseverare nelle virtรน fondamentali, continuare la buona battaglia della fede.
Tale perseveranza si fonda sulla chiamata alla quale Timoteo ha risposto con la professione di fede che lo rende conforme a Cristo.
Lโautore colloca questi consigli nella prospettiva del ritorno di Cristo; ciรฒ gli ispira la dossologia finale, certamente usata nelle sinagoghe e anche nelle comunitร cristiane.
VANGELO
Il Signore parte da un fatto diverso (โGesรน disse ai fariseiโ รจ unโaggiunta al testo). Questa pericope, propria di Luca, mette in scena due uomini: un ricco โ che il Vangelo non chiama โcattivoโ โ e un povero. A Luca piacciono queste antitesi. Il brano offre due insegnamenti (cf 6,20-28; 16,1-13: 25a domenica).
Il giudizio di Dio ricompensa i giusti o i poveri e punisce i cattivi o i ricchi.
ร giร lโinsegnamento delle Beatitudini (6,20-23) e di diverse parabole.
Ritorna il tema del banchetto: anzitutto una scena col banchetto del ricco, poi una seconda scena con la situazione capovolta: Lazzaro accanto ad Abramo come Giovanni accanto a Gesรน alla Cena (Gv 13,23). ร lโimmagine del banchetto eterno.
Un grande abisso separa il ricco da Lazzaro: dร lโimpressione di essere stato creato dal comportamento del ricco sulla terra (cf 16,9-13); non puรฒ essere superato: il giudizio รจ irreversibile, fissa la sorte come in un luogo da cui non si puรฒ uscire. In Mt 25,11-12 il giudizio รจ definitivo: nessun limite di tempo.
Basta la Parola di Dio per chi vuole ascoltarla. ร inutile mandare altri messaggeri. ร un invito ad accogliere con attenzione e fedeltร la parola del Signore.
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PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)
Il Vangelo e la ricchezza
Lโopposizione รจ categorica: o Dio o il denaro (cf 25ยช domenica). Per quale motivo?
La ricchezza รจ precaria
ร il difetto minore, pur tuttavia importante: รจ difficile convincersene. I ricchi di Israele โsi considerano sicuriโ nelle loro feste. Il risveglio sarร duro.
Quando il senso della precarietร sโimpossessa della mente, rende infelice chi si รจ abituato al lusso, perchรฉ รจ continuamente oppresso dalle inquietudini.
Sarebbe il caso di esaminare quale sia la causa di una vita facileโฆ, su quali strutture sociali si basa la nostra agiatezza, e vedere se tali strutture non nascondano in se stesse le cause della precarietร .
Semplice buonsenso. Ma il Vangelo non disdegna certo il buonsenso.
La ricchezza sminuisce grandemente lโuomo
La ricchezza impoverisce i rapporti dellโuomo. Egli non vede piรน gli altri. Ha gli occhi e il cuore chiusi. Amos rimprovera ai ricchi il disinteresse per le sorti del paese. Nel loro lusso non vedono piรน niente.
I ricchi hanno sempre fatto fatica a vedere. Non riescono a scorgere tutta la realtร . Il ricco non vede Lazzaro.
Il seme รจ caduto fra le spine. โSono coloro che dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita, e non giungono a maturazioneโ (Lc 8,14). La vera mutilazione prodotta dalla ricchezza รจ la mancanza dโamore.
Cristo รจ venuto a rivelare la vera ricchezza
La vera ricchezza, quella per cui la vita merita di essere vissuta, รจ lโamore fiducioso in Dio Padre, รจ lโamore per i fratelli fino a condividere tutto con loro.
Il mondo รจ una vera ricchezza se รจ ricchezza per tutti: un campo dove si sviluppa uno spirito fraterno senza frontiere nรฉ esclusivismi. In caso contrario, diventa esplosivo. โ(La creazione) sottomessa alla caducitร , non per suo volereโ (Rm 8,20) determina la nostra perdita.
Un mondo diviso รจ la prospettiva spalancata dalla parabola: nellโora della veritร , fra il ricco e il povero ci sarร un enorme fossato. Un fossato scavato dalla mancanza di amore, dal pensare unicamente al proprio benessere. Lโabisso dโindifferenza e di disinteresse prepara lโabisso dellโaldilร . Noi rimarremo eternamente ricchi dโuna sola cosa: il nostro vero amore.
Il ristabilimento dei valori
Le opposizioni indicate dal Vangelo non possono essere fissate con distinzioni nette: non esiste il ricco o il povero allo stato puro.
In ognuno di noi cโรจ un poโ dellโuno e un poโ dellโaltro.
La nostra morte e la nostra risurrezione saranno lโora della veritร : il tormento del ricco e la glorificazione del povero.
Qualche volta รจ saggio farsi lโidea di ciรฒ che bisognerebbe eliminare per poter seguire Gesรน sino alla fine.
Lazzaro imita il cammino di Cristo, risorge. Egli non รจ la beatificazione della miseria. ร semplicemente vissuto come figlio di Abramo, e la morte ne rivela la vera situazione. Prima era stato trascurato, chiedeva elemosina, aspettava. ร questo lโatteggiamento biblico. Perciรฒ egli รจ il tipo di colui che รจ amato da Dio (Lazzaro significa: Dio aiuta).
Quale richiamo possiamo aspettarci da Dio?
La risurrezione?
โNeanche se uno risuscitasse dai morti, sarebbero persuasiโ. Dio richiama allโordine mediante i suoi profeti: Amos se la prende coi benestanti. Abramo rimanda il ricco alle parole di Mosรจ. Il loro messaggio รจ un invito a entrare nelle vedute di Dio, ad anticipare il Regno, a vivere nellโamore fraterno, a professare la fede come Cristo davanti a Pilato (2ยช lettura).
Oggi per noi rimangono valide le parole dei profeti, ma piรน ancora il Vangelo, le parole categoriche di Cristo sulla scelta da fare. Il Vangelo รจ lโโanti-denaroโ. Ci troviamo di fronte anche a situazioni concrete che ci gridano la volontร di Dio. Un giorno Dio rimprovererร pure noi di non aver visto, di non averlo visto.
Dio ci richiama allโordine mediante i poveri (non solamente i poveri di denaro). La loro presenza รจ un segno, un appello di Dio: โFatevi degli amiciโฆโ. I poveri sono degli inviati di Gesรน Cristo. Egli si riconoscerร in loro (Mt 25). I poveri, individui o gruppi sociali, invitano i ricchi alla condivisione. Non rispondervi รจ un peccato dโomissione: omissione di condivisione che รจ rifiuto di entrare nel Regno.
Tratto da โOmelie per un anno 1 e 2 โ Anno Cโ โ a cura di M. Gobbin – LDC



