don Marino Gobbin – Commento alle Letture di domenica 29 Settembre 2019

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Dio punisce coloro che disprezzano i poveri o non se ne curano.

PRIMA LETTURA

Si tratta dโ€™un oracolo pronunciato in un periodo eccezionale di prosperitร .
Amos, un Giudeo andato ad abitare al Nord, pensa soprattutto al regno del Nord immerso nellโ€™infedeltร : separatismo cultuale, godimento egoistico dei ricchi, ecc. Ciรฒ rende la situazione precaria. In conseguenza del disordine e delle rivalitร , il regno si sfascerร  e gli incoscienti saranno deportati.
Amos pensa anche a Gerusalemme, a meno che lโ€™oracolo non sia stato usato dopo lโ€™evento per mettere in agitazione i Giudei.
Il lusso e la spensieratezza vi sono presentati come perversioni che attirano il castigo.

SALMO

รˆ un incitamento a fidarsi del Signore, di cui presenta lโ€™intervento come un giudizio in favore di tutti coloro che si trovano in situazione di povertร . Vengono citate tutte le categorie di poveri della Bibbia.
Il salmo corrisponde perfettamente alla mentalitร  di Amos, molto esplicita nel cap. 2,6-8.

SECONDA LETTURA

Fra i consigli di Paolo a Timoteo, quelli del brano odierno mirano piรน alla sua vita personale che al suo compito di pastore: perseverare nelle virtรน fondamentali, continuare la buona battaglia della fede.
Tale perseveranza si fonda sulla chiamata alla quale Timoteo ha risposto con la professione di fede che lo rende conforme a Cristo.
Lโ€™autore colloca questi consigli nella prospettiva del ritorno di Cristo; ciรฒ gli ispira la dossologia finale, certamente usata nelle sinagoghe e anche nelle comunitร  cristiane.

VANGELO

Il Signore parte da un fatto diverso (โ€œGesรน disse ai fariseiโ€ รจ unโ€™aggiunta al testo). Questa pericope, propria di Luca, mette in scena due uomini: un ricco โ€“ che il Vangelo non chiama โ€œcattivoโ€ โ€“ e un povero. A Luca piacciono queste antitesi. Il brano offre due insegnamenti (cf 6,20-28; 16,1-13: 25a domenica).
Il giudizio di Dio ricompensa i giusti o i poveri e punisce i cattivi o i ricchi.
รˆ giร  lโ€™insegnamento delle Beatitudini (6,20-23) e di diverse parabole.
Ritorna il tema del banchetto: anzitutto una scena col banchetto del ricco, poi una seconda scena con la situazione capovolta: Lazzaro accanto ad Abramo come Giovanni accanto a Gesรน alla Cena (Gv 13,23). รˆ lโ€™immagine del banchetto eterno.
Un grande abisso separa il ricco da Lazzaro: dร  lโ€™impressione di essere stato creato dal comportamento del ricco sulla terra (cf 16,9-13); non puรฒ essere superato: il giudizio รจ irreversibile, fissa la sorte come in un luogo da cui non si puรฒ uscire. In Mt 25,11-12 il giudizio รจ definitivo: nessun limite di tempo.
Basta la Parola di Dio per chi vuole ascoltarla. รˆ inutile mandare altri messaggeri. รˆ un invito ad accogliere con attenzione e fedeltร  la parola del Signore.

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PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)

Il Vangelo e la ricchezza

Lโ€™opposizione รจ categorica: o Dio o il denaro (cf 25ยช domenica). Per quale motivo?

La ricchezza รจ precaria

รˆ il difetto minore, pur tuttavia importante: รจ difficile convincersene. I ricchi di Israele โ€œsi considerano sicuriโ€ nelle loro feste. Il risveglio sarร  duro.
Quando il senso della precarietร  sโ€™impossessa della mente, rende infelice chi si รจ abituato al lusso, perchรฉ รจ continuamente oppresso dalle inquietudini.
Sarebbe il caso di esaminare quale sia la causa di una vita facileโ€ฆ, su quali strutture sociali si basa la nostra agiatezza, e vedere se tali strutture non nascondano in se stesse le cause della precarietร .
Semplice buonsenso. Ma il Vangelo non disdegna certo il buonsenso.

La ricchezza sminuisce grandemente lโ€™uomo

La ricchezza impoverisce i rapporti dellโ€™uomo. Egli non vede piรน gli altri. Ha gli occhi e il cuore chiusi. Amos rimprovera ai ricchi il disinteresse per le sorti del paese. Nel loro lusso non vedono piรน niente.
I ricchi hanno sempre fatto fatica a vedere. Non riescono a scorgere tutta la realtร . Il ricco non vede Lazzaro.
Il seme รจ caduto fra le spine. โ€œSono coloro che dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita, e non giungono a maturazioneโ€ (Lc 8,14). La vera mutilazione prodotta dalla ricchezza รจ la mancanza dโ€™amore.

Cristo รจ venuto a rivelare la vera ricchezza

La vera ricchezza, quella per cui la vita merita di essere vissuta, รจ lโ€™amore fiducioso in Dio Padre, รจ lโ€™amore per i fratelli fino a condividere tutto con loro.
Il mondo รจ una vera ricchezza se รจ ricchezza per tutti: un campo dove si sviluppa uno spirito fraterno senza frontiere nรฉ esclusivismi. In caso contrario, diventa esplosivo. โ€œ(La creazione) sottomessa alla caducitร , non per suo volereโ€ (Rm 8,20) determina la nostra perdita.
Un mondo diviso รจ la prospettiva spalancata dalla parabola: nellโ€™ora della veritร , fra il ricco e il povero ci sarร  un enorme fossato. Un fossato scavato dalla mancanza di amore, dal pensare unicamente al proprio benessere. Lโ€™abisso dโ€™indifferenza e di disinteresse prepara lโ€™abisso dellโ€™aldilร . Noi rimarremo eternamente ricchi dโ€™una sola cosa: il nostro vero amore.

Il ristabilimento dei valori

Le opposizioni indicate dal Vangelo non possono essere fissate con distinzioni nette: non esiste il ricco o il povero allo stato puro.
In ognuno di noi cโ€™รจ un poโ€™ dellโ€™uno e un poโ€™ dellโ€™altro.
La nostra morte e la nostra risurrezione saranno lโ€™ora della veritร : il tormento del ricco e la glorificazione del povero.
Qualche volta รจ saggio farsi lโ€™idea di ciรฒ che bisognerebbe eliminare per poter seguire Gesรน sino alla fine.
Lazzaro imita il cammino di Cristo, risorge. Egli non รจ la beatificazione della miseria. รˆ semplicemente vissuto come figlio di Abramo, e la morte ne rivela la vera situazione. Prima era stato trascurato, chiedeva elemosina, aspettava. รˆ questo lโ€™atteggiamento biblico. Perciรฒ egli รจ il tipo di colui che รจ amato da Dio (Lazzaro significa: Dio aiuta).

Quale richiamo possiamo aspettarci da Dio?

La risurrezione?
โ€œNeanche se uno risuscitasse dai morti, sarebbero persuasiโ€. Dio richiama allโ€™ordine mediante i suoi profeti: Amos se la prende coi benestanti. Abramo rimanda il ricco alle parole di Mosรจ. Il loro messaggio รจ un invito a entrare nelle vedute di Dio, ad anticipare il Regno, a vivere nellโ€™amore fraterno, a professare la fede come Cristo davanti a Pilato (2ยช lettura).
Oggi per noi rimangono valide le parole dei profeti, ma piรน ancora il Vangelo, le parole categoriche di Cristo sulla scelta da fare. Il Vangelo รจ lโ€™โ€œanti-denaroโ€. Ci troviamo di fronte anche a situazioni concrete che ci gridano la volontร  di Dio. Un giorno Dio rimprovererร  pure noi di non aver visto, di non averlo visto.
Dio ci richiama allโ€™ordine mediante i poveri (non solamente i poveri di denaro). La loro presenza รจ un segno, un appello di Dio: โ€œFatevi degli amiciโ€ฆโ€. I poveri sono degli inviati di Gesรน Cristo. Egli si riconoscerร  in loro (Mt 25). I poveri, individui o gruppi sociali, invitano i ricchi alla condivisione. Non rispondervi รจ un peccato dโ€™omissione: omissione di condivisione che รจ rifiuto di entrare nel Regno.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Cโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin – LDC

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